L'ANALISI DI CISCO

Digital&Green accoppiata vincente per la crescita: ecco i trend tecnologici del 2024

L’anno alle porte sarà cruciale per accelerare sulla doppia transizione: sostenibilità dei data center, smart building, soluzioni per Industria 5.0 e smart mobility le aree su cui investire prioritariamente

Pubblicato il 22 Dic 2023

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A conclusione della COP28, quasi 200 paesi hanno sottoscritto un accordo storico che impegna a una transizione dalle fonti fossili: un obiettivo per il quale la tecnologia riveste un ruolo fondamentale. Strategie per la sostenibilità dei data center, smart building, soluzioni per l’industria, internet del futuro e gestione dell’energia saranno dunque le aree chiave su cui investire per guidare la transizione. Cisco ha delineato i trend per il prossimo anno.

Intelligenza artificiale per la sostenibilità 

 I carichi di lavoro AI aumentano la domanda di elettricità e di acqua, con il loro enorme impatto sulle infrastrutture data center. Secondo un’analisi di Scientific American entro il 2027 i server AI di tutto il mondo potrebbero consumare tanta energia quanto quella usata in un anno da alcuni piccoli paesi. Se agiremo nel modo giusto, però, i benefici dell’AI per la sostenibilità supereranno rapidamente i costi.

I dati sono cruciali per affrontare le sfide della sostenibilità e l’AI consente di interpretare i dati per ottenere informazioni chiave e attuare un’elevata automazione – purché i dati che la alimentano siano di buona qualità. L’esigenza di dare all’IA tutto lo spazio e le potenzialità che può esprimere può anche aiutarci a migliorare la qualità dei dati, che ad oggi è un problema per le iniziative di sostenibilità, elevando gli standard e l’uniformità delle informazioni che usiamo.

Tecnologia a supporto del clima

A livello mondiale, per contenere sotto gli 1,5 °C l’aumento della temperatura media globale,  l’obiettivo è ridurre del 45% le emissioni entro il 2025. Siamo sempre più vicini alla linea del traguardo ma non c’è ancora un modo uniforme o accurato per misurare i progressi fatti dai paesi o nei vari settori dell’economia, per dare conto dei risultati. La pressione è crescente, sia a livello pubblico che privato, ed è sempre più comune l’introduzione di obblighi di reporting. Ma mentre gli enti regolatori chiedono piani connessi a risultati concreti, le fonti di dati sono di varie qualità, il reporting è frammentario, molti non hanno le tecnologie per generare e analizzare i dati richiesti.

Nel 2024 questo dovrà assolutamente cambiare, perché emergono nuovi standard di settore focalizzati sulle emissioni di gas serra (GHG), materialità climatica e doppia materialità.  Il settore tech ha ciò che serve alle imprese e ai paesi: tecnologie abilitanti come IoT, sensori, Power over Ethernet, piattaforme di visibilità, IA per monitorare e calcolare l’impronta ambientale.

Reti smart per l’energia

La riscossa del Power of Ethernet

La tecnologia Power over Ethernet permette all’energia elettrica di viaggiare accanto ai dati su cavi Ethernet a doppino intrecciato.  Adottata come standard IEEE fin dal 2023, ha avuto un utilizzo variabile, perché la connettività elettrica preferita a tutt’oggi rimane quella su cavo in rame. Ora però la tecnologia PoE e la più ampia categoria dell’energy networking (che accoppia distribuzione di connettività ed elettricità) diventeranno fondamentali nei progetti di ammodernamento di uffici in ottica smart, nel ripensamento delle strutture commerciali, nello sviluppo degli spazi del futuro, che sono sempre più di utilizzo misto.  La necessità di rendere più intelligenti gli edifici non è mai stata così grande: le emissioni operative e quelle incorporate nella costruzione degli edifici nel 2021 erano il 37% del totale delle emissioni di CO2 mondiali. L’energy networking permette a costruttori, proprietari, inquilini di usare la rete per portare insieme energia e connettività abilitando questa intelligenza.

Industria 5.0, la manifattura diventa digital & green

Il costo dell’energia e la crisi finanziaria stanno generando una trasformazione digitale e sostenibile dell’industria, anche “senza volerlo”. Si parla di transizione green & digital da tempo, ma il settore industriale è indietro nel suo percorso di riduzione dell’impronta ambientale, dovendo occuparsi di sfide come l’incertezza economica, la carenza di personale qualificato, le interruzioni nella supply chain, le minacce informatiche.  Per rispondere alle sfide, le aziende stanno digitalizzando la loro operatività. Anche se la sostenibilità non è il driver più importante di questi investimenti, nella gran parte dei casi i vantaggi di un’innovazione che permette di avere a disposizione dati in tempo reale con cui ottimizzare e automatizzare meglio i processi industriali e la gestione dell’energia si estenderanno all’ambito ambientale, offrendo strumenti per creare industrie che emettono meno e sprecano meno.

Spinta alle reti elettriche smart

genereranno ulteriore fattore di stress.  Le microgrid e i sistemi elettrici distribuiti hanno già provato la loro fattibilità, come strumenti per ripensare in profondità il sistema; serve il supporto di una infrastruttura digitale aggiornata.  In tutti i paesi del mondo, nel 2024 i governi dovranno incentivare e dare priorità allo sviluppo delle smart grid per evitare problemi e creare reti data-driven in grado di migliorare efficienza, resilienza, capacità di accumulo di energia e integrazione delle rinnovabili.

Reti di ricarica smart per la mobilità del futuro

Secondo EV-Volumes, nel 2023 le vendite di veicoli elettrici sono cresciute del 40% nel mondo. Si tratta comunque di una piccola percentuale di tutto il parco circolante oggi su strada e senza la necessaria infrastruttura a supporto la “rivoluzione elettrica” della mobilità sarà troppo lenta per affrontare l’enorme sfida della sostenibilità dei sistemi di trasporto.

pPer poter davvero immaginare una mobilità elettrica al 100% , la stessa elettricità deve essere disponibile in ogni momento della giornata. Idc prevede che entro il 2050 il 25% della domanda totale di energia arriverà dai veicoli elettrici, domanda che la nostra infrastruttura non sarebbe in grado di gestire allo stato attuale. Rispondendo al segnale forte che arriva dal mercato, il 2024 deve essere l’anno chiave per accelerare la rivoluzione infrastrutturale necessaria.

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