La digital transformation si fa sempre più cruciale per la riduzione degli sprechi nelle reti idriche. Lombardia e Basilicata, in questo senso, fanno notizia.
Ben 133 Comuni del territorio milanese beneficeranno infatti di un investimento di 80 milioni di euro per ridurre le perdite idriche, sostituire 18 km di tubature, adottare tecnologie digitali all’avanguardia per il monitoraggio in tempo reale e per l’analisi predittiva dei guasti. L’ambizioso piano di Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, è entrato nella sua fase operativa con 8 cantieri già partiti e altri 3 pronti a iniziare i lavori.
Intanto in Basilicata, l’Acquedotto Lucano ha affidato l’appalto per la realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compreso il monitoraggio dei consumi, la redazione del bilancio idrico e l’identificazione degli sprechi. Il focus sarà sugli smart meter.
In Lombardia sul piatto 42 milioni dal Pnrr
Il progetto di Gruppo Cap è finanziato con 42 milioni di euro del Pnrr, ottenuti insieme ad Ato Città metropolitana di Milano per proseguire la strada della digitalizzazione della rete già avviata dall’utility lombarda nel corso degli ultimi anni. La roadmap, che guarda come tutti i progetti del Pnrr al 2026, prevede la realizzazione di decine gli interventi finalizzati alla riduzione delle perdite, che consentiranno di risparmiare 13,5 milioni di metri cubi di acqua all’anno, tagliando le emissioni di CO2 di 1,65 milioni di kg all’anno e consumare 4,3 milioni di kWh di energia all’anno in meno.
In campo tecnologie innovative per ridurre gli sprechi
In Lombardia, dove si è parlato spesso di richiedere lo stato di emergenza a causa della siccità, il livello di dispersione idrica si attesta in media al 23,4%. Già oggi Cap registra una dispersione del 19,9%, sensibilmente inferiore alle media nazionale e anche alla media europea (23%) e mira a ridurla ulteriormente fino al 15% entro il 2033. Il finanziamento per il quale Gruppo Cap e Ato Città metropolitana di Milano sono stati ammessi ammonta a 42.526.377 di euro, e contribuisce a un investimento totale da parte dell’azienda pari a € 79.446.801 e consentirà di adottare tecnologie sempre più innovative e potenziare gli strumenti di monitoraggio, sviluppando strumenti di modellizzazione per la manutenzione e la pianificazione predittiva per 133 Comuni.
In campo ci saranno immagini Sar (Synthetic Aperture Radar, che impiega radar capaci di penetrare il terreno fino a una profondità di 3-4 metri e quindi di riuscire a individuare anche le perdite occulte e di ottenere immagini ad alta risoluzione da grande distanza, per pianificare al meglio e più in fretta gli interventi di riparazione); noise logger, ovvero sensori acustici fissi applicati sulla rete che rilevano il rumore proveniente dalle condotte idriche; software per la modellazione in tempo reale delle reti acquedotto (digital twin); Dss (Decision Support System), sistemi progettati sulla base delle tecnologie di asset management e basati sull’analisi di una serie di parametri con l’obiettivo di pianificare al meglio gli interventi secondo un approccio proattivo invece che reattivo.
Prevista l’installazione di 40mila smart metering
Sarà inoltre possibile sostituire 18 km di rete che si aggiungono ai 46 km già realizzati nel periodo 2020-2022; infine, nel biennio 2024-2025, saranno installati 40mila smart metering, ovvero contatori intelligenti di ultima generazione, di cui 22mila finanziati grazie ai fondi europei. Il finanziamento di 42 milioni di euro per rinnovare la rete idrica non è l’unico che CAP gestisce in ambito Pnrr. Infatti, l’utility ha ottenuto anche 50 milioni di euro per il progetto Città metropolitana Spugna, per realizzare 90 progetti di drenaggio urbano sostenibile in 32 Comuni, riqualificando un’area complessiva pari a 530mila metri quadrati, e altri 2 milioni per lo sviluppo di un progetto di teleriscaldamento. Nel complesso sono quasi 100 i milioni di euro che Cap potrà gestire grazie ai fondi del Pnrr.
Intanto è svolta per la regione Basilicata nel settore idrico. Nell’ambito della strategia di rafforzamento del sistema idrico regionale previsto dal Pnrr, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese (Rti) che unisce Unidata, operatore di telecomunicazioni, cloud e servizi IoT, la mandante Pietro Fiorentini ed Eurisko si è aggiudicato il contratto per l’affidamento da parte di Acquedotto Lucano dell’appalto per la realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compreso il monitoraggio dei consumi, la redazione del bilancio idrico e l’identificazione degli sprechi.
Oltre 600mila euro per la rete di telelettura LoRaWan in 21 Comuni lucani
Il valore totale dell’aggiudicazione destinato a Unidata, che ammonta ad oltre 600.000 euro, consiste nelle attività di progettazione e realizzazione della innovativa rete di telelettura LoRaWan per gli oltre 72.000 contatori ad oggi in uso e la fornitura degli smart meter digitali per la misura dei consumi delle utenze nei 21 comuni della Regione Basilicata oggetto dell’intervento, di cui 16 nella provincia di Potenza (Avigliano, Bella, Brienza, Filiano, Genzano di Lucania, Lagonegro, Lavello, Maratea, Moliterno, Pietragalla, Pignola, San Fele, Sant’Arcangelo, Senise, Tramutola e Venosa) e 5 nella provincia di Matera (Bernalda, Irsina, Miglionico, Montescaglioso e Policoro).
Favorire un cambiamento sostenibile
“Siamo molto soddisfatti di comunicare questa nuova aggiudicazione in ambito IoT che consolida il nostro ruolo di player tra i leader delle infrastrutture digitali – commenta Patrizio Pisani, Responsabile Innovazione e Ricerca di Unidata –. Questa collaborazione contribuisce a favorire un cambiamento sostenibile trasformando le reti idriche in infrastrutture innovative e tecnologicamente avanzate, in grado di gestire in modo ottimale un bene prezioso e vitale come l’acqua. Infine, ricordo che il progetto promosso da Acquedotto Lucano rientra nel perimetro di attività e politiche attive del Pnrr, destinate alla ripresa e al rilancio economico, un’opportunità che la Regione Basilicata ha saputo cogliere e attraverso cui, in modo innovativo e smart, potrà gestire e monitorare i flussi e i dati di una risorsa di primaria importanza come l’acqua, riducendo considerevolmente i rischi di perdite e sprechi”.