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Digitalizzazione dell’edilizia, via al network di imprese Etim Italy



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In Confcommercio Milano siglata la lettera d’intenti per implementare l’adozione dello standard internazionale per la classificazione di tutti i prodotti tecnici nel mercato italiano della filiera edile, elettrica e idrotermosanitaria che conta 700mila imprese e 2 milioni di addetti. In campo Sercomated, Servizi Angaisa e Metel

Pubblicato il 30 apr 2024



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E’ stata firmata in Confcommercio Milano la lettera d’intenti per implementare l’adozione dello standard internazionale Etim per la classificazione di tutti i prodotti tecnici nel mercato italiano della filiera edile, elettrica ed idrotermosanitaria: 700mila imprese e 2 milioni di addetti. Entro un paio di mesi sarà costituita Etim Italy, rete d’impresa per la digitalizzazione dei prodotti del settore edile, elettrico e idrotermosanitario secondo lo standard internazionale Etim per la classificazione dei prodotti tecnici.

L’accordo nasce dalla sinergia di Sercomated Scarl (Centro servizi per le imprese della distribuzione edile e braccio operativo di Federcomated), Servizi Angaisa Srl (società controllata da Angaisa, Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno) e Metel Srl, (società per la digitalizzazione della filiera del materiale elettrico fondata dalle tre associazioni della filiera del materiale elettrico: Anie 45% produttori, Fme 45% grossisti e Arame 10% agenti).

Collaborazione per la promozione dello standard

Le tre realtà hanno avviato una nuova collaborazione per promuovere e sviluppare nei rispettivi comparti lo standard internazionale di classificazione dei prodotti Etim che rappresenta un momento chiave per tutto il comparto delle costruzioni italiane e i suoi operatori.
La neocostituita rete Etim Italy ha l’obiettivo di sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese italiane in primis attraverso la creazione di uno standard univoco, conforme ai modelli internazionali, per la gestione dei listini e, quindi, dei prodotti del comparto edile, elettrico e idrotermosanitario.

Classificazione chiara e puntuale dei prodotti tecnici

Lo standard Etim (European Technical Information Model) è uno standard internazionale per la classificazione chiara e puntuale dei prodotti tecnici: un sistema univoco e standardizzato che consente di identificare e descrivere i prodotti in modo chiaro e preciso. L’adozione di Etim da parte delle tre filiere faciliterà la comunicazione tra le diverse parti coinvolte, dai produttori ai distributori, agli installatori fino ai clienti finali per un sistema più efficiente e più efficace.

Etim Italy offrirà alle imprese italiane e ai distributori aderenti una serie di vantaggi, tra cui una maggiore efficienza nella comunicazione e nella gestione dei dati di prodotto con la conseguente riduzione dei costi di gestione, un miglioramento della qualità dei servizi offerti e un aumento della competitività sul mercato interno, ma soprattutto internazionale.

La ricaduta economica dello standard

Per capire l’importanza di ETIM Italy e la ricaduta che potrà avere lo standard di digitalizzazione dei prodotti tecnici basta guardare i numeri del comparto.
Il settore delle costruzioni conta su circa 600mila imprese, rappresenta il 9,6% del Pil e dà lavoro a oltre 1,4 milioni di persone. Se si ricomprendono anche le attività a esso collegate (ricomprese quelle immobiliari), arriva a rappresentare il 22% del Pil, attivando una filiera collegata a quasi il 90% dei settori economici. Il 95,8% degli acquisti effettuati dal settore delle costruzioni è, infatti, prodotto dal sistema produttivo nazionale e solo il 4,2% degli acquisti è rappresentato da prodotti di importazione.
A questi numeri si aggiungono gli oltre 130mila architetti e ingegneri e 50mila geometri, anch’essi interessati dal processo di digitalizzazione Etim.

Il mercato degli impianti nel settore dell’idraulica in Italia è una componente significativa del settore delle costruzioni, rappresentando una quota considerevole pari al 34,7%. Questo mercato in Italia ha un valore di circa 20 miliardi di euro, il numero totale di imprese idrosanitare ha raggiunto quota 7mila.
Infine, il settore elettrico: per quanto riguarda i produttori di materiale elettrico, Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche, elettroniche e aerospaziali) conta oltre 8.000 aziende associate, dalle grandi multinazionali alle piccole e medie imprese, che generano un fatturato complessivo di più di 130 miliardi di euro, con oltre 1 milione di addetti. Per i grossisti di materiale elettrico, Fme (Federazione nazionale grossisti distributori materiale elettrico) rappresenta un panorama in Italia di 92 imprese associate e circa 1.000 punti vendita, per un fatturato complessivo di 8 miliardi di euro (e si stimano tra 15.000 e 20.000 addetti).

Rendere le imprese italiane più competitive sui mercati globali

“La nostra rete sarà aperta a tutte le imprese che desiderano aderire e condividere con noi quest’importante progetto, Etim Italy è un’iniziativa strategica per il futuro del nostro settore – ha commentato Giorgio Casanova, direttore generale di Metel Srl – Insieme, possiamo fare la differenza e rendere le imprese italiane più competitive sui mercati globali”.

Il presidente di Sercomated, Luca Berardo, ha aggiunto: “Penso sia un momento storico che vede tre associazioni di diversi comparti, afferenti al mercato allargato dell’edilizia, fare squadra per sviluppare un progetto di codifica dei prodotti in ambito europeo. È un’operazione che segna una svolta nei rapporti tra le associazioni di categoria del settore della distribuzione per l’edilizia. Un’iniziativa lungimirante, che rispecchia pienamente quello che già accade nel mercato e che proietta le tre associazioni italiane anche in una dimensione internazionale. Credo che da questa unione debbano e possano nascere ulteriori progettualità e iniziative”.

“La costituzione di Etim Italy rappresenta un nuovo esempio, concreto e ‘virtuoso’, della capacità di fare sistema all’interno di un settore complesso come quello dell’edilizia – ha sottolineato Corrado Oppizzi, segretario generale di Angaisa e direttore di Servizi Angaisa Srl – Di fronte alle nuove sfide della digitalizzazione, le nostre organizzazioni hanno deciso di adottare una strategia comune e condivisa, per rendere sempre più efficienti i processi aziendali all’interno delle nostre filiere”.

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