La digitalizzazione pervasiva fa schizzare la domanda di professionisti Ict e di competenze digitali diffuse anche nella popolazione generale. La trasformazione tecnologica che abbraccia i servizi pubblici, le operazioni aziendali e tanti aspetti della vita quotidiana, richiede infatti nuovi talenti – come quelli per l’Ai o l’e-commerce nelle aziende – e familiarità d’uso da parte dei cittadini – per esempio, per le applicazioni di egov.
È proprio per fornire una misura esatta e continuamente aggiornata sulla trasformazione digitale delle imprese e dei cittadini europei che nasce “Digitalisation in Europe”, la nuova piattaforma di Eurostat.
Una mappa interattiva
“Digitalisation in Europe” è una pubblicazione interattiva che fornisce approfondimenti sul panorama digitale in costante evoluzione in tutta Europa. Dipinge un quadro di come la digitalizzazione sta cambiando la nostra vita e plasmando il nostro futuro.
La piattaforma è organizzata in tre sezioni – trasformazione digitale, persone online e aziende online – e raccoglie tutti i principali indicatori pubblicati nel 2021 e nel 2022. Per esempio, nell’Ue, nel 2022, oltre 9 milioni di persone lavoravano come specialisti Ict, rappresentando quasi il 5% della forza lavoro comunitaria.
Nella popolazione generale, il 90% dei cittadini dell’Ue utilizza Internet nel 2022 e il 42% accedere ai siti web delle autorità pubbliche. Il 68,1 % degli europei acquista online abbigliamento e accessori, la categoria con i livelli più alti di utilizzo nell’ambito dell’e-commerce di beni e servizi consumer. È invece il 30,6% degli europei a comprare film e serie in streaming o in download.
I dati sull’Italia
Per quanto riguarda gli italiani, l’e-shopping di abbigliamento e accessori è usato dal 60,4% della popolazione, mentre per lo streaming o download di film e serie paga il 26,4% degli italiani.
Il 24,8% dei nostri connazionali acquista online i biglietti per il trasporto, un dato non lontano dalla media Ue (27,6%) e dove la Norvegia stacca tutti con il suo 70%.
Poco usato dagli italiani l’acquisto di biglietti per eventi culturali: lo fa il 19,6% contro una media Ue del 29,3%. Qui la Danimarca è prima con una percentuale del 51,6%.
Siamo in fondo alla classifica per il ricorso al food delivery: è una categoria di acquisto di beni e servizi online in cui è attivo il 19,1% degli italiani, contro la media Ue del 30,4 e il primato di Cipro del 71,8%.