COME PARTECIPARE

Digitalizzazione porti e interporti, bando Pnrr da 10 milioni

Le risorse destinate all’innovazione della catena logistica. Riflettori sull’interoperabilità informatica per favorire l’interconnessione delle strutture. Almeno il 40% dei fondi destinato alle regioni del Sud

Pubblicato il 27 Feb 2024

cargo

Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato il bando per la presentazione di proposte per lo sviluppo e l’implementazione dei sistemi informatici degli interporti di rilevanza nazionale. In una nota, il Mit spiega che la misura è finanziata attraverso fondi provenienti dal Next generation Eu e punta a valorizza gli standard funzionali di interoperabilità definiti dalla Piattaforma logistica nazionale (Pln) per favorire l’interconnessione tra i porti. Si tratta quindi di un incentivo che nell’ambito del Pnrr ha l’obiettivo di ridurre il trasporto stradale di merci a vantaggio dell’ambiente e della mobilità nel segno dell’efficienza e della funzionalità di interporti e terminal intermodali.

I fondi a disposizione: 10 milioni per l’interoperabilità logistica

Più nello specifico, il bando disciplina le modalità e i requisiti necessari per la presentazione di proposte relative alla Misura M3C2 Investimento 2.1. “Digitalizzazione della catena logistica” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – sub investimento 2.1.2 “Rete di porti e interporti” finanziato dall’Unione europea – Next Generation-Eu, con specifico riferimento allo sviluppo e all’implementazione dei sistemi informatici degli interporti di rilevanza nazionale, secondo gli standard funzionali di interoperabilità definiti dalla Piattaforma Logistica digitale nazionale e con particolare riguardo all’interconnessione con i Port community system nonché con i criteri per la concessione e le condizioni per l’erogazione delle risorse.

Le risorse erogabili a valere sulla dotazione finanziaria assegnata al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per la realizzazione degli specifici interventi sono pari a 10 milioni di euro in regime di pari cofinanziamento aggiuntivo da porre a carico dei soggetti attuatori. Almeno il 40% delle risorse allocabili territorialmente del presente bando è destinato prioritariamente alle Regioni del Mezzogiorno.

Le tipologie di intervento al centro del bando sono quelle finalizzate alla realizzazione dei connettori per l’interoperabilità con la Pln e il gateway nazionale eFti, oltre alle iniziative di prima realizzazione e/o reingegnerizzazione volti alla progettazione e implementazione di servizi base per i sistemi informatici degli interporti, con soluzioni interoperabili con le PA coinvolte oltre che con la Pln e il gateway nazionale. Sono previsti inoltre progetti sui sistemi informatici per l’estensione funzionale, la reingegnerizzazione e le integrazioni volti alla messa a disposizione di servizi aggiuntivi, anche in una logica federata, in modo da fornire una più ampia copertura funzionale per i nodi interportuali e la loro piena integrazione e interoperabilità con altri sistemi e piattaforme sia nazionali pubbliche sia private.

Sono ammessi a cofinanziamento i soli costi direttamente connessi e funzionali alla realizzazione della proposta di investimento, in quanto coerenti con le finalità previste dall’intervento e che rispettano i vincoli definiti secondo la Misura M3C2 I 2.1 “Digitalizzazione della catena logistica” sub investimento 2.1.2 “Rete dei porti ed interporti”.

Come partecipare al bando

Possono presentare richiesta di ammissione a cofinanziamento le imprese proprietarie o titolari del diritto di gestione, comunque denominato, degli interporti di rilevanza nazionale ai sensi della legge n.240/1990 e dei decreti aggiornati con le indicazioni contenute nei recenti atti di pianificazione nazionale.

SCARICA IL BANDO

Le domande di ammissione a cofinanziamento devono essere presentate entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul sito istituzionale www.mit.gov.it e sul sito www.ramspa.it esclusivamente tramite posta elettronica certificata.

La domanda di ammissione deve indicare la tipologia di intervento per la quale si richiede il cofinanziamento nonché l’importo del cofinanziamento richiesto. Ogni domanda deve quindi recare in allegato: una dettagliata relazione tecnica contenente la descrizione della tipologia di intervento da realizzare e delle relative caratteristiche progettuali ed esecutive, in particolare corredata da specifiche tecniche o altra documentazione tecnica esplicativa; il programma e la scheda tecnica dell’intervento redatti secondo il modello degli allegati al bando; il cronoprogramma temporale di svolgimento delle procedure di affidamento nonché di realizzazione degli interventi, suddivisi nelle differenti fasi di esecuzione, con l’indicazione delle attività da svolgersi in ciascuna fase; una relazione tecnica contenente la proiezione ex ante del risultato operativo dell’investimento, unitamente all’importo del contributo pubblico necessario alla realizzazione dell’investimento stesso; l’impegno a concludere le prestazioni di realizzazione degli interventi ammessi a cofinanziamento entro la data del 31 marzo 2026.

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