L'APPELLO

Dipartimento digitale, Assintel: “Passare subito all’azione”

Il presidente Giorgio Rapari all’indomani della pubblicazione in Gazzetta del decreto che istituisce il nuovo Dipartimento a Palazzo Chigi. “Leadership alta e dirigenti competenti per garantire riforme veloci”

Pubblicato il 29 Ago 2019

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Puntare su una leadership competente e con una visione del futuro. E nominare dirigenti altrettanto competenti in grado di coniugare le skill tecnologiche con quelle manageriali. Questi secondo Assintel i “fari” da seguire nell’ambito dell’organizzazione e della composizione della squadra del Dipartimento per la Trasformazione Digitale che si appresta a vedere la luce in seno a Palazzo Chigi. “Finalmente è legge un primo importante tassello della razionalizzazione della governance digitale: una struttura di coordinamento direttamente in capo a Palazzo Chigi, per fare ordine fra i vari attori oggi impegnati sul fronte della digitalizzazione della PA e dare una direzione strategica univoca”, dice a Corcom il presidente di Assintel Giorgio Rapari.

“In questo agosto monopolizzato dai colpi di scena politici, la notizia non fa notizia, ma per noi sì: perché al di la delle questioni politiche crediamo che l’innovazione concreta, quella con cui hanno a che fare giornalmente imprese e cittadini, sia una delle chiavi di volta per il rilancio competitivo del nostro Paese. È quanto abbiamo più volte auspicato in questi anni, non ultimo attraverso il Position Paper consegnato lo scorso ottobre proprio al Governo oggi uscente: ora la sfida è quella di non lasciare in eredità un nuovo involucro vuoto, ma riempirlo di persone competenti, di processi che funzionano, di obiettivi chiari e di azioni per raggiungerli”.

Secondo Assintel è necessario puntare su “una leadership competente e con una visione del futuro, che continui sull’onda di Piacentini e di Attias e che abbia un forte endorsement dal nuovo governo, capace di superare l’avversione al cambiamento di molte parti della PA”. Determinante anche la composizione della squadra: “Bisogna nominare dirigenti altrettanto competenti che abbiano le tipiche skills della cosiddetta e-leadership: conoscenza delle tecnologie e dei processi digitali unite a competenze manageriali e organizzative. E’ questo il livello critico, saranno loro a dover negoziare concretamente il cambiamento relazionandosi con tutti gli attori coinvolti”.

Secondo Assintel le premesse ci sono, ma sul cammino c’è la variabile temporale: “Il Paese- conclude Rapari – ha bisogno di veloci riforme per non ristagnare, e l’innovazione nella PA può essere un driver importante per riattivarci”.

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