Disnesy investe un miliardo di dollari per portare a casa il 33% di BamTech, il gruppo specializzato in tecnologie video creato dalla Major League Baseball. A dare la notizia è la società durante la presentazione dei conti del terzo trimertre fiscale 2016, da cui emerge una situazione finanziaria in buona salute, con i risultati traintai dagli incassi ai botteghini dei nuovi lungometraggi, a partire dal sequel del fortunato “Alla ricerca di Nemo”, dal titolo “Alla ricerca di Dory“. Il terzo trimestre fiscale del 2016 si chiude così per la società con utili e ricavi sopra le stime, e con una nuova strategia per contrastare il calo di abbonati nella Tv via cavo, in cui Disney controlla il canale sportivo Espn (3,7 milioni di abbonati in meno nell’ultimo anno secondo i dati Nielsen).
In base ai piani di Disney Espn lancerà più avanti nell’anno un nuovo servizio digitale, diverso da quello offerto con l’abbonamento alla tv tradizionale, che includerà competizioni sportive che il canale non trasmette: si andrà dal baseball all’hockey professionistici fino alle sfide sportive dei college. L’offerta includerà i diritti che Espn e BAMTech già controllano. In pratica si vedranno sport che non sono così popolari da arrivare sul piccolo schermo.
“Vediamo questo come un servizio complementare a quello che Espn offre nel pacchetto multicanale“, afferma l’Ad Robert Iger durante la call con gli analisti, prima di aggiungere in un’intervista a Cnbc che la priorità dell’azienda “è fare in modo che i pacchetti della pay-TV siano in buona salute perché ciò crea valore per il gruppo. Ma se il modello di business a sostegno di questi media inizia a traballare in modo significativo, abbiamo la capacità di cambiare rotta rapidamente e lanciare un prodotto direttamente ai consumatori per potenzialmente rimpiazzarlo o soppiantarlo”.
Quanto ai conti, nei tre mesi chiusi il 2 luglio scorso Walt Disney ha registrato utili netti pari a 2,597 miliardi di dollari, in aumento del 5% sullo stesso periodo dello scorso
anno. Al netto di voci straordinarie, i profitti per azione sono stati di 1,62 dollari ossia un centesimo sopra le previsioni degli analisti. I ricavi sono cresciuti del 9% a 14,277 miliardi, oltre i 14,15 attesi dal mercato.