IL CONCORSO

@Diversity, la Ue premia la SmartArt fiorentina

Il software per la digitalizzazione delle info museali tra i vincitori del concorso @Diversity del Parlamento Ue. Il commissario Androulla Vassiliou: “Sosteniamo persone di talento”

Pubblicato il 04 Nov 2013

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C’è anche un’università italiana fra i vincitori di @Diversity, il progetto pilota lanciato a maggio dal Parlamento Europeo per la promozione dell’istruzione e della cultura attraverso l’Ict, nell’ambito del Forum europeo della cultura in corso a Bruxelles. Il premio nella categoria “Fare cultura” è infatti stato assgenato al progetto SMartART, realizzato dal LCI Laboratorio Comunicazioni e Immagini dell’Università di Firenze. La soluzione consente a musei e altri spazi culturali di offrire informazioni al pubblico con l’uso di un’immagine anziché di un codice. Il contenuto viene ricevuto grazie a software disponibile per gli smartphone dotati di macchina fotografica.

I vincitori del primo concorso @Diversity, che premia gli esempi eccellenti di innovazione al servizio della cultura nel campo delle tecnologie di informazione e di comunicazione, sono stati annunciati oggi da Androulla Vassiliou (nella foto), commissaria per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, nel corso della manifestazione brussellese Forum europeo della cultura. Il Forum, che ha richiamato 1.200 operatori culturali e decisori, è stato inaugurato dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Partecipano altresì all’evento il ministro lituano della cultura Šarūnas Birutis e l’economista della Repubblica ceca, nonché scrittore, Tomáš Sedláček.

“La digitalizzazione ha modificato il processo di creazione, gestione e diffusione dei beni culturali e i modi per accedervi – spiega Vassiliou – Il concorso @Diversity costituisce un laboratorio di idee creative: il nostro scopo è fornire sostegno alle persone di talento che ne sono gli autori, dalla concezione del progetto fino alla redazione di piani aziendali, per aiutarle a trasformare le loro realizzazioni in realtà di mercato”.

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