Il numero di siti registrati con “.eu'” raggiunge quota 3,4
milioni. A dirlo un report stilato da EURid in occasione del quinto
compleanno del dominio europeo.
Nel suo primo mese di funzionamento – dal 7 aprile 2006 al 7
maggio2006 – i siti avevano già raggiunto 1,7 milioni,
raddoppiando in cinque anni e arrivando appunto agli attuali 3,4
milioni.
La quota raggiunta pone i domini “.eu” subito dietro i tedeschi
“.de” (oltre 14 milioni) e gli olandesi “.nl” (quasi 4,4
milioni) ma davanti ai francesi “.fr” che sono poco meno di due
milioni.
I siti europei sono in grandissima parte registrati in Germania con
oltre un milione di registrazioni, seguiti da Paesi Bassi (oltre
435mila).
EURid sottolinea inoltre che le registrazioni .eu” sono in forte
aumento in Europa centrale e nei Paesi dell’est, con Bulgaria ed
Estonia in pole position. Tra i siti “. eu” più visitati
spiccano europa.eu, il portale della Ue, e numerosi siti
peer-to-peer di file-sharing, tra cui torrentz.eu e myp2p.eu.
“Noto con grande soddisfazione che il dominio “.eu” acquista
crescente popolarità anche tra le piccole imprese che intendono
migliorare la loro visibilità sul mercato unico europeo – commenta
il commissario Ue per l'Agenfa Digitale, Neelie Kroes – La
presenza sul web con un nome di dominio “.eu” conferisce ai
singoli individui e alle imprese un’identità europea
immediatamente riconoscibile dai potenziali clienti in tutti i
paesi”.
Un nome di dominio “.eu” è immediatamente riconoscibile dai
potenziali clienti, che potrebbero altrimenti essere sospettosi di
una società con un dominio geografico sconosciuto. Esempi di Pmi
con un dominio “.eu” sono: numerose piccole imprese locali in
Toscana; un’impresa lituana di installazione di piscine; una
società britannica di promozione di eventi; un negozio olandese di
abbigliamento per bambini.
Il dominio “.eu” non è solo facile da registrare, ma anche
facile da gestire in caso di problemi, in quanto funziona in tutte
le 23 lingue ufficiali dell’Ue. Consente inoltre, alla sinistra
di “.eu”, l’utilizzo di lettere speciali come “é”,
“ö”, “ç” or “č” e di caratteri non latini come
quelli dell’alfabeto cirillico “ю”, “ф”, “ж”,
“й” o greco “ε”, “ω”, “μ”, “φ” grazie ai
nomi di dominio internazionalizzati o Idn.