Spinta all’women empowerment. Fornendo uno strumento concreto per far crescere il ruolo delle donne nell’economia, favorendo percorsi professionali e dando loro la possibilità di formarsi in maniera continua e coerente con il mercato. È questo l’obiettivo di Women Plus, l’app lanciata da Tim e presentata nell’ambito della 4 Weeks 4 Inclusion, la maratona sull’inclusione ideata e promossa dal Gruppo. La soluzione, realizzata da Women at Business ha avuto il patrocinio della Commissione europea ed è ora disponibile sui principali store digitali (iOS e Android). Intanto l’Università Federico II di Napoli e l’Ambasciata degli Stati Uniti lanciano con GammaDonna il programma Awe – Academy for Women Entrepreneurs – per aspiranti imprenditrici tra i 18 e i 40 anni.
Come funziona la nuova app di Tim
Partendo dall’esperienza di Mulheres Positivas, progetto che Tim ha sostenuto in Brasile con l’imprenditrice Fabi Saad, Women Plus lavorerà su diversi aspetti, permettendo alle donne di trovare in un unico sistema le posizioni aperte, grazie anche a strumenti di matching fra le loro competenze e i lavori disponibili, ma anche mentoring, formazione e talk ispirazionali.
Secondo i dati Istat, in Italia le donne occupate sono solo il 55,2% e tra i giovani che non studiano e sono senza lavoro – i Neet: Not in Education, Employment or Training – rappresentano il 56%; sul fronte della formazione, invece, appena il 16% delle ragazze sceglie corsi universitari nelle materie Stem.
“L’app Women Plus di Tim destinata alle donne in cerca di occupazione è un ottimo esempio di come un’impresa possa contribuire a rimuovere gli ostacoli all’emancipazione economica delle donne – spiega la Commissaria europea all’Uguaglianza, Helena Dalli -.. Questa iniziativa rientra in un approccio globale in linea con la nostra strategia per la parità di genere, azioni sulla parità e leadership femminile alla promozione di un’equa ripartizione dei ruoli familiari, all’incoraggiamento della formazione delle donne nelle discipline Stem”.
Spinta alle competenze femminili
“La nostra missione in Tim – dice l’ad di Tim, Pietro Labriola – è connettere le persone, abbattendo barriere e distanze, lavorando alla crescita di tutta la collettività. Women Plus rappresenta un altro tassello di questo impegno. La parità di genere è uno dei temi più importanti su cui stiamo lavorando, con azioni concrete inserite nel nostro piano: lo abbiamo messo al centro delle nostre attività, perché vogliamo superare gli stereotipi e gli schemi che guardano al passato, per contribuire a un mondo in cui tutti abbiano le stesse opportunità”.
“Women at Business – dice Laura Basili Founder di Women at Business – è stata fin dalla sua nascita un progetto tech, basato sulla valorizzazione delle competenze delle donne per risolvere un problema sociale, quello dell’occupazione femminile in Italia. L’App Women Plus rappresenta per noi, per le donne e gli uomini di questo paese una grandissima opportunità e al contempo uno strumento concreto per generare il cambiamento culturale necessario al raggiungimento di una società più inclusiva, equa e sostenibile”.
Debutta in Italia il programma Awe
Al via la prima edizione italiana di Awe, Academy for Women Entrepreuners. L’iniziativa dell’Università Federico II di Napoli e dell’Ambasciata degli Stati Uniti, in partnership con GammaDonna, darà la possibilità a 30 donne fra i 18 e i 40 anni di entrare a far parte del programma internazionale. Obiettivo, offrire conoscenze, reti e accesso alle risorse necessarie per lanciare e far crescere attività imprenditoriali. C’è tempo fino al 9 novembre per candidarsi. L’iniziativa, nata negli Usa per volontà del Dipartimento di Stato Americano, ha lo scopo di sostenere le donne nella realizzazione e nella crescita di realtà imprenditoriali attraverso formazione, tutoraggio, partnership commerciali e opportunità di collaborazione con imprese italiane e statunitensi, nonché l’accesso al network degli Alumni e a una vasta gamma di risorse per l’empowerment economico.
Cosa prevede l’iniziativa
La prima edizione italiana darà la possibilità a 30 donne di entrare a far parte del programma internazionale. “Con Awe miriamo all’implementazione della conoscenza, del network e dell’accesso alle risorse necessarie per portare al successo attività imprenditoriali, promuovendo e supportando sia la parità dei diritti di genere sia la crescita economica del territorio di riferimento”, dice la docente universitaria e responsabile Daniela Terracciano. Le lezioni si terranno online sulla piattaforma Dreambuilder della Thunderbird School of Global Management dell’Università dell’Arizona, integrate presso la Federico II con sessioni di mentorship, pitch competitions, guest speaker talks, collaborazioni con incubatori ed eventi di networking con U.S. Exchange Alumni e business leaders.
A chi è rivolto il programma
Il programma si rivolge a aspiranti imprenditrici o già imprenditrici, in particolare a studentesse iscritte presso università italiane, neolaureate e/o professioniste che aspirano ad avviare un’attività imprenditoriale, donne con imprese di nuova creazione o con un business plan avanzato ma con risorse insufficienti, immigrate o rifugiate residenti in Italia con scarse risorse socioeconomiche o candidate il cui progetto coinvolge imprenditrici immigrate o rifugiate. Le partecipanti vengono reclutate in tutto il Paese attraverso un processo di selezione che si divide in due fasi. La prima dedicata alla presentazione del progetto, la seconda ad un colloquio orale volto a verificare la motivazione, l’attitudine alle tematiche del progetto formativo, il livello di conoscenza dell’inglese e degli strumenti informatici, nonché le caratteristiche di fattibilità, innovazione ed impatto dell’idea imprenditoriale proposta.