Come si sono sviluppate le tecnologie dell’informazione? Cosa rappresentano oggi per la nostra società? Sono le domande a cui vuole rispondere Gabriele Falciasecca nel suo ultimo libro, “Dopo Marconi il diluvio – Evoluzione nell’infosfera”, edita da Pendragon, che conta su un’introduzione di Stefano Ciccotti.
“Partendo da una riflessione sul concetto stesso di informazione – si legge sulla quarta di copertina – il volume analizza lo stretto intreccio che esiste tra il piano biologico e quello tecnologico. In una prima fase, infatti, le tecnologie hanno cercato di aiutare l’uomo a fare meglio ciò che già fa in modo naturale. Poi, via via, lo scenario è mutato. Le ‘macchine’ che abbiamo creato ci stanno cambiando, cambiano il nostro modo di gestire le attività economiche, di relazionarci con gli altri e il nostro rapporto con l’ambiente, ora più che mai un intreccio di naturale e artificiale che è capace di influenzarci e, a nostra insaputa, di manipolarci”. “E’ dunque necessario analizzare questo nuovo contesto per individuare le opportunità e i rischi prodotti dal ’diluvio’ di tecnologie dell’informazione e della comunicazione – conclude la sinossi – non esitando a trarre le conseguenze, anche quando ciò porta fuori dallo stretto ambito tecnico”.
Gabriele Falciasecca è stato professore di elettromagnetismo dal 1980 al 2015 presso l’università di Bologna, e ha al suo attivo oltre 200 pubblicazioni scientifiche. Dal1997 è presidente della fondazione Guglielmo Marconi nella cui sede, villa Griffone, ha fondato il museo Marconi.