REGOLE

Droni, Enac: “Con nuove norme addio all’illegalità”

Carmine Cifaldi direttore della Regolazione Navigabilità dell’Ente Nazionale Aviazione Civile: “Il regolamento italiano a supporto della crescita economica del settore”

Pubblicato il 05 Gen 2015

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I droni sono ormai l’oggetto hi tech del desiderio di tutti e, come abbiamo avuto modo di vedere, oltre ai lati positivi, si tratta di gadget che necessitano di una grande responsabilità ad opera di chi li guida sotto il profilo della privacy e della sicurezza: non è un caso che siano moltissime le scuole già aperte che si occupano di “allevare” all’uso dei droni degli aspiranti piloti. Ben 46 le scuole aperte fino ad ora che addestrano i piloti non solo sulle specifiche di volo, sulle differenze tra i vari modelli di droni che si possono trovare sul mercato, ma anche sulle leggi per la privacy e l’etica che regola il pilotare un modello di questo tipo che è in grado di arrivare in zone altrimenti impossibili ed effettuare riprese senza essere visti.

A regolamentare il volo è l’ENAC, ovvero l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che 7 mesi fa ha istituito le norme specifiche per un diritto uniforme e che sembrano davvero poter dare un contributo fondamentale per la legalità del volo con i droni.

Il direttore della Regolazione Navigabilità, Carmine Cifaldi, ha sottolineato come tale regolamento “dopo un primo periodo di diffidenza da parte di chi operava nel settore, ci sono stati dei risultati positivi. Questa normativa è molto apprezzata a livello internazionale – prosegue Cifaldi – siamo confidenti che il sistema esca dall’illegalità diffusa in cui versa attualmente e supporti la crescita economica del settore”.

Le autorizzazioni richieste per i voli in situazioni non critiche (ovvero i voli in aree rurali e senza pericoli per la sicurezza) sono state fino ad ora 253, e richiedono una semplice autocertificazione, mentre quelle richieste per i voli in situazioni critiche (ossia i voli in aree urbane e senza rischi), sono solo 8 (ad oggi).

“I droni rappresentano il futuro e l’Italia è una eccellenza del settore”, ha spiegato Antonello Giacomelli, sottosegretario allo Sviluppo Economico. D’altra parte in un momento di grave crisi come questa, l’unico modo per uscirne è quello di ampliare i settori di sviluppo, creare nuovi mercati e nuove occupazioni. Il settore dronistico è uno di quelli su cui scommettere per poter creare un nuovo eco sistema di lavoro, commercio e danaro.

L’apertura di nuove scuole, con conseguenti posti di lavoro e danaro, è uno dei modi per uscire dal pantano, così come rappresentare una eccellenza in questo settore, e il fatto che la normativa sia di altissimo profilo, non può che rappresentare un pilastro solido da cui partire.

Nuove scuole, insegnanti ed un nuovo mestiere delle persone specializzate nella realizzazione di video e foto operati dai droni. Inoltre, con la presenza di nuovi droni a prezzi bassi, sono in continuo aumento i nuovi negozi specializzati nella vendita al dettaglio (siano essi negozi fisici o e-commerce). Insomma, si sta aprendo sotto i nostri piedi, una vera e propria chance da cui ripartire che non possiamo farci sfuggire, con la speranza che quanto di buono fatto fino ad ora non venga sprecato. La situazione al momento è tutta in divenire, per un mercato da scoprire dalle mille risorse.

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