L’Enac aggiorna le regola sui droni. L’Ente nazionale di aviazione civile ha pubblicato un aggiornamento del regolamento dedicato ai mezzi aerei a pilotaggio remoto. Le novità introdotte riguardano sia l’uso professionale sia amatoriale.
ll regolamento, secondo quanto dichiarato dallo stesso ente sul proprio sito, “intende fornire le risposte alle tematiche sottese allo sviluppo delle attività condotte con Apr (Sistemi aeromobili di pilotaggio), proponendo un approccio bilanciato ai temi della sicurezza che tenga conto delle caratteristiche tecniche ed operative dei sistemi a pilotaggio remoto, delle modalità di occupazione dello spazio aereo, del contributo conferito dalla capacità di gestione dell’operatore e dalla qualificazione dei piloti di tali mezzi”.
Per quanto riguarda l’utilizzo professionale dei droni, gli operatori autorizzati Enac potranno volare anche sopra i centri urbani e le città senza però sorvolare “assembramenti anomali di persone”.
Un’altra novità rilevante, che permetterà di utilizzare i droni come “trasportatori” in ambito urbano è la possibilità di utilizzare i droni anche per il trasporto di merci pericolose, previa autorizzazione dell’Enac.
Per quanto riguarda gli appassionati – gli aeromodellisti – il nuovo regolamento Enac prevede che si possa volare solo in zone selezionate con la possibilità di spingere i droni sino a 200 metri sul piano orizzontale e sino a 70 metri in verticale. Le zone di volo devono però essere lontane da edifici, installazioni e infrastrutture varie e almeno 5 km dal perimetro di un aerodromo privo di Atz (Zona di traffico aeroporto).
Inoltre le nuove norme prevedono che su un aeromodello utilizzato in un luogo aperto al pubblico non possano essere istallati dispositivi o strumenti che ne configurino l’uso in operazioni specializzate.
Per “operazioni specializzate” si intendono attività che prevedono l’effettuazione, con un Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto, di un servizio professionale a titolo oneroso o meno, quale ad esempio: riprese cinematografiche, televisive e servizi fotografici, sorveglianza del territorio o di impianti, monitoraggio ambientale, impieghi agricoli, fotogrammetria, pubblicità, addestramento.
Non sono state modificate invece le sanzioni in tema di violazione della privacy dei cittadini, e cosi l’omessa o inidonea informativa privacy è punita con la sanzione amministrativa da 6.000 a 36.000 euro, il delitto di trattamento illecito di dati personali (art. 167 Cod. Privacy) prevede la reclusione fino a 3 anni, mentre quello di interferenze illecite nella vita privata (ad esempio se il drone riprende immagini all’interno di un privato domicilio) stabilisce la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Il nuovo regolamento Enac entrerà in vigore 60 giorni dopo la sua pubblicazione e dunque le regole saranno operative dal prossimo 15 settembre.