Come affrontare la progettazione delle reti in un mondo in cui la necessità di innovare spesso si scontra con i vincoli tecnologici determinati dalle soluzioni legacy? Secondo Dzs bisogna puntare su modelli aperti, ovvero cloud native, che sfruttano hardware e chip standard, software open source, interfacce documentate e deployment rapidi per aiutare gli operatori a scalare gli investimenti in base alla domanda effettiva. “Si tratta inoltre di un modello intrinsecamente sicuro proprio perché interamente demandato al cloud, e che consente di astrarre il servizio dall’ambiente hardware, semplificando in ambito wholesale lo slicing della rete in base alle caratteristiche definite con ciascuno degli operatori a cui è stato garantito accesso”. A parlare è Lorenzo Micheletti, Direttore Mercato Telco di Dzs, tra i relatori di Telco per l’Italia, l’evento di CorCom-Digital360 andato in scena oggi a Roma.
La mission di Dzs
Dzs è una società internazionale sorta a cavallo di Corea e Stati uniti: è specializzata nelle soluzioni di accesso, nelle open ran, nei software per l’orchestrazione software defined delle reti. “Lavoriamo soprattutto con operatori di seconda e terza fascia, che puntano a competere con i big facendo leva su flessibilità, velocità e cicli operativi agili”, ha spiegato Micheletti. “Parliamo del modello by design, che ha già preso piede tra gli operatori orientali, i quali sono all’avanguardia rispetto alla nostra realtà, con un vantaggio di circa 4-5 anni rispetto a chi utilizza soluzioni più tradizionali”.
Il ruolo dei system integrator
Secondo Micheletti, in Italia la mancanza di virtualizzazione delle infrastrutture genera una serie di inefficienze e incrementi dei costi operativi per affrontare i quali, però, non basta la tecnologia. “Mancano infatti le competenze per gestire queste piattaforme virtualizzate. Essendo software defined, richiedono tecnici con un progilo It, progettisti che capiscano il funzionamento degli ambienti cloud e la logica devops. Skill che nelle telco spesso latitano e che vanno invece ricercate nei system integrator, che diverranno fondamentali per la corretta gestione di questa tipologia di reti”.