Nel 2015 gli Italiani hanno speso online 16,6 miliardi di euro per l’acquisto di beni e servizi, con il settore che è cresciuto in un anno di 2,2 miliardi di euro, pari a un +16%, arrivando a una penetrazione del 4% sul totale delle vendite retail.
A trainare sono il turismo (+14%), l’informatica e l’elettronica di consumo (+21%), l’abbigliamento (+19%) e l’editoria (+31%).
Gli acquirenti online sono in tutto 17,7 milioni, ciascuno dei quali spende in media 950 euro all’anno. Tra questi gli e-shopper abituali – quelli che fanno cioè almeno un acquisto al mese – sono 11,1 milioni, e spendono in media circa 1.300 euro l’anno, generando il 90% del mercato e-commerce complessivo.
Sono i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm-School of Management del Politecnico di Milano, che presenterà i numeri del 2016 al MICo durante l’eCommerce Netcomm Forum, il 18 e 19 maggio.
La metodologia di ricerca, spiega l’osservatorio in una nota, prevede la raccolta di dati attraverso interviste dirette ai primi 300 operatori dell’eCommerce B2c attivi nel nostro Paese. Il perimetro di analisi, coerentemente con quello adottato dalle principali società di ricerca internazionali, prevede la quantificazione degli acquisti online di prodotti (Abbigliamento, Editoria, Informatica ed elettronica, Food&Grocery etc) e di servizi (Turismo, Assciurazioni e Ticketing per eventi). Vengono esclusi home banking e gioco online (betting e gambling), “per via di meccanismi di acquisto e fruizione dei servizi totalmente avulsi rispetto a quelli tipici del commercio elettronico retail”.
Nello specifico, nell’ambito dei servizi il Turismo, con 7.762 milioni di euro, vale il 47% del mercato, le Assicurazioni, con 1.235 milioni di euro, il 7,5%, e gli altri servizi (Ticketing per eventi, Ricariche telefoniche, ecc.), con 893 milioni di euro, il 5,5%.
Tra i comparti di prodotto spiccano invece l’Informatica ed elettronica, che, con 2.212 milioni, vale il 13% del mercato e l’Abbigliamento che, con 1.512 milioni di euro, pesa per il 9%. Troviamo poi l’Editoria (4% del mercato, pari a 593 milioni di euro).
Rilevante anche l’apporto di alcuni settori emergenti, come il Food&Grocery (2% del mercato, pari a 377 milioni di euro), Arredamento e Home living (2% del mercato, pari a 370 milioni di euro), Beauty (cosmetica e profumeria, 1% del mercato, pari a 190 milioni di euro) e Giocattoli che insieme arrivano a superare la quota 1 miliardo di euro.