L’e-commerce italiano nel 2018 vale 41,5 miliardi di euro, il 18% in più rispetto all’anno precedente. Emerge dal report annuale della Casaleggio Associati sul B2C secondo cui gli italiani che acquistano online sono 38 milioni, il 62% delle popolazione, e si prevede che entro il 2023 arriveranno a quota 41 milioni.
L’85% utilizza lo smartphone per fare acquisti e dal canale mobile transita oltre un terzo del fatturato totale. Quasi 9 su 10 (l’87%) sostiene che i social media influenzino gli acquisti e oltre la metà (il 53%) effettua pagamenti con wallet digitale.
Tra i settori in maggior espansione il tempo libero trainato dal gioco online, che detiene la quota maggiore del fatturato 2018 (41,3%), seguito dal turismo (28%) in salita del 9%. Positivo anche il settore della salute (+23%) grazie anche alla proliferazione delle farmacie online e quello della moda (+18%).
In Italia le aziende dell’e-commerce iscritte al Registro delle imprese hanno raggiunto quota 20.100, l’11,7% in più rispetto al 2017. La Lombardia è la prima regione per numero (3.727), seguita dalla Campania (2.547) e dal Lazio (2.316). Pesa il tema internazionalizzazione: nonostante il numero delle aziende italiane che investono all’estero sia diminuito rispetto al 2017 del 5%, il 56% di queste vende oltre confine, principalmente verso i Paesi europei (Germania e Francia in testa).
“In Italia l’e-commerce è uno dei pochi settori che continua a crescere a doppia cifra, ormai da un decennio” ha commentato il presidente della Casaleggio Associati Davide Casaleggio. “Nel 2019 i settori che cresceranno sono quelli dell”italianità’, moda design arredamento, e su questi ha senso investire” così come sul mobile, ha aggiunto, perché “siamo leader in Europa nell’utilizzo dello smartphone per fare acquisiti sul web e oltre un terzo del fatturato totale dell’e-commerce passa attraverso questo canale”.
Con segno più anche i dati relativi alle prospettive di crescita per il 2019: +40% centri commerciali, +29% casa e arredamento, +27% l’alimentare le previsioni più alte. “Dunque – ha concluso Casaleggio – l’e-commerce italiano è uno dei mercati con le maggiori potenzialità. A fare la differenza sono i finanziamenti, che possono dare un contributo importante per far sì che le aziende italiane siano in grado di espandersi a livello internazionale”.