Quali sono i principali trend in ambito digitale ed e-commerce che caratterizzeranno il retail nel 2023 e negli anni a venire e che le aziende devono tenere in considerazione per espandere il proprio business in Cina e nel mondo? A dare una riposta è stato Alvin Liu, president of B2C Retail di Alibaba Group, nel corso della visita ufficiale ed esclusiva in Italia: un’occasione che si è rivelata ideale – spiega la società cinese in una nota – “per ribadire l’impegno dell’azienda a supporto dell’internazionalizzazione e dell’export digitale delle imprese italiane, soprattutto di piccole e medie dimensioni, e del Made in Italy in ambito B2C (tramite i marketplace Tmall e Tmall Global), ma anche B2B (con Alibaba.com)”.
Nel corso di un incontro strategico con Roberto Liscia, presidente di Netcomm, Consorzio del commercio digitale italiano, Liu ha offerto appunto la propria vision sul 2023 del comparto.
Irrinunciabile affidarsi ai marketplace
Liu ha innanzitutto fatto presente che “per raggiungere, conquistare e fidelizzare nuovi clienti, è fondamentale affidarsi ai marketplace che stanno guidando l’innovazione dell’e-commerce e dei nuovi modelli di retail”. Il principale vantaggio consiste nell’opportunità di raggiungere un ampio pubblico che conosce e acquista già su queste piattaforme, oltre al fatto che sono molto popolari e ben indicizzati. “Rappresentano, quindi, un’opportunità enorme per le imprese italiane, in particolare le più piccole, e i prodotti di qualità e di nicchia”, ha chiarito.
Come confermato da recenti dati di Netcomm, le piattaforme di marketplace detengono quote di mercato e un ruolo chiave nell’e-commerce: ad oggi se ne contano più di 100 con oltre un milione di visite al mese, e sono il primo settore per crescita di fatturato in Italia, assumendo un ruolo sempre più centrale nelle scelte dei consumatori, ma anche nelle strategie dei brand. Nello specifico caso del mercato cinese, attualmente uno dei più importanti a livello globale, per le aziende italiane diventa una priorità collaborare con partner che conoscono le abitudini e le necessità dei consumatori locali.
In questo quadro, il programma di formazione annuale Netpreneur Masterclass di Alibaba in collaborazione con Netcomm e Ice, quest’anno alla seconda edizione, è proprio finalizzato a supportare l’imprenditoria digitale del futuro. Ad oggi sono oltre 1000 i brand italiani che si sono affidati ai marketplace di Alibaba per digitalizzarsi ed esportare in Cina e nel mondo.
Brand italiani in Cina con Tmall Global
“È importante che le aziende abbiano consapevolezza dell’importanza di proseguire la trasformazione digitale intrapresa. Il Covid ha profondamente cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori in tutto il mondo, ma in particolare in Cina dove erano soliti scoprire nuovi prodotti e tendenze viaggiando. Ora, il canale digitale è la chiave preferenziale che permette loro di accedere e trovare le ultime novità”, ha spiega Liu. La pandemia ha impattato anche su gusti e necessità: i consumatori cinesi vogliono prodotti nuovi, più varietà e maggiore personalizzazione, oltre a prediligere le categorie salute & benessere e ad amare il design. In quest’ultimo settore, sono le donne a influenzare maggiormente gli acquisti. Alibaba Group, attraverso la piattaforma Tmall Global, si impegna a portare le novità di marchi italiani ed internazionali direttamente al consumatore cinese, esplorando sempre nuovi modelli di business che facilitino l’incontro tra aziende e utenti.
Livestreaming, gaming e nuovi tool digitali per sfondare in Cina
“Per avere successo in Cina occorre anche saper utilizzare i canali e le modalità di comunicazione locali”, spiga ancora Liu. I consumatori cinesi sono infatti giovani, mobile-only, iperconnessi ed esperti di digitale: la sfida dei brand per conquistarli consiste nel creare un consumer journey immersivo in grado di favorire l’interazione. Livestreaming, gaming e nuovi tool digitali, tra cui avatar, XR e virtual influencer, sono solo alcuni esempi che rendono l’esperienza dell’utente sulle piattaforme di Alibaba davvero immersiva e personalizzata.
Spingere il turismo dalla Cina con il digitale
L’Italia incuriosisce da sempre i consumatori cinesi, non solo per l’artigianalità e la qualità dei suoi prodotti, ma anche per le sue rinomate mete turistiche e per le destinazioni dello shopping della moda e del lusso. In vista della riapertura dei confini cinesi al turismo internazionale prevista per il prossimo anno, milioni di turisti cinesi arriveranno in Italia per visitare le bellezze del Paese, conoscere e acquistare i prodotti locali. È importante, quindi, fare in modo che possano conoscere e informarsi prima della partenza, e continuare ad accedere alle produzioni del Made in Italy anche al loro rientro in Cina: questo è reso possibile dal canale digitale.
La sostenibilità come motore della crescita
Dalla logistica “verde” all’utilizzo di packaging sostenibile, fino all’uso di algoritmi per rendere operazioni e processi più efficienti e ad un’ampia proposta di prodotti eco-friendly, “la sostenibilità rimane prioritaria per gli attori del commercio online”, e in tal senso Alibaba ha anche annunciato, tra le varie iniziative, l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di carbonio di 1,5 gigatoni per il 2035.
Puntare sulle nuove tecnologie in una strategia di export
“Sono orgoglioso di essere tornato in Italia e di aver incontrato brand clienti e partner come Netcomm. Insieme, ci impegniamo a portare il meglio del made in Italy in Cina e nel mondo”, ha dichiarato Alvin Liu. “I giovani consumatori cinesi continuano a guardare ai prodotti internazionali, soprattutto italiani, come qualcosa di desiderabile, e grazie al potere del digitale sono a portata di click. Stiamo lavorando con i brand per portare nuove tecnologie come livestreaming, VR, AR e avatar nel settore della vendita al dettaglio, arricchendo l’esperienza dell’e-commerce oltre il semplice acquisto e verso l’intrattenimento e il leisure”.
“Per avere successo nell’economia globale, è importante avere un’adeguata strategia digitale e di export insieme a un’analisi affidabile delle reali potenzialità dei propri prodotti. La domanda e il fascino intramontabile del ‘Made in Italy’ rimane molto forte, ma le competenze digitali sono fondamentali per vendere i propri prodotti e servizi dentro e fuori i confini nazionali” ha aggiunto Rodrigo Cipriani Foresio, general manager di Alibaba Group Southern Europe.
“Il digital export è una delle maggiori opportunità offerte dai canali digitali alle imprese italiane. Soprattutto se si vuole accedere a mercati ‘lontani’, non solo fisicamente, ma anche in termini di logiche di mercato, i marketplace possono costituire un valido aiuto, fornendo servizi efficienti dal punto di vista della logistica, del marketing e supportando le imprese negli adempimenti legislativi previsti dal Paese. È anche per tutti questi motivi che il 42% delle imprese italiane considera l’espansione su nuove aree geografiche la ragione principale dell’approdo online. È necessario però conoscere in maniera approfondita i marketplace a disposizione e investire in competenze e attività per conquistare visibilità sui loro motori di ricerca”, conclude Roberto Liscia, presidente di Netcomm.