La Security and Exchange Commission (SEC), ente federale statunitense preposto alla vigilanza della Borsa, ha chiesto al gigante cinese dell’E-commerce, Alibaba, informazioni sulle sue interazioni con l’autorità di regolamentazione di Pechino (Saic), in riferimento sopratutto alla vendita di prodotto falsi.
Lo scorso gennaio Alibaba aveva negato di aver “ingannato” gli investitori nella sua offerta pubblica iniziale da 25 miliardi di dollari negli Stati Uniti lo scorso anno, dopo che le autorità cinesi avevano richiesto informazioni specifiche sulla supervisione di Alibaba della sua piattaforma di acquisti online. Alibaba non ha mai negato che le autorità cinesi avessero chiesto informazioni in merito e i suoi rappresentanti hanno dichiarato che venerdi scorso la Sec ha chiesto all’azienda “informazioni specifiche sulle interazioni con la Saic.
Alibaba ha aggiunto di non essere tenuta a mostrare informazioni alla Sec ma di voler rendere comunque pubblica la cosa per trasparenza nei confronti dei suoi investitori. “Crediamo che la divulgazione (delle informazioni, ndr) possa aiutare a evitare voci false o speculazioni”, hanno fatto sapere dal colosso cinese. “La lettera della Sec dice che in nessun modo la si dovrebbe interpretare come il segno che Alibaba stia facendo o abbia fatto qualcosa di sbagliato o in violazione delle leggi”.
Jon Tsai, vice presidente di Alibaba, aveva detto lo scorso gennaio che i report della Saic sulla presunta contraffazione di beni in vendita sulla piattaforma e-commerce cinese erano “imprecisi e frutto di un attacco ingiusto”, aggiungendo che “Alibaba non ha mai richiesto alla Saic la posticipazione del report, e dicendo che l’incontro di luglio con i suoi rappresentanti era stato routinario. “Abbiamo una politica di tolleranza zero contro i prodotti contraffatti sulla nostra piattaforma, perché la salute e l’integrità dei nostri mercati dipende dalla fiducia del consumatore”. Alla fine di gennaio Alibaba e la Saic hanno promesso pubblicamente di voler lavorare insieme contro la contraffazione.