Inizia il conto alla rovescia per l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B. Una svolta che gli addetti ai lavori non esitano a definire “epocale” perché impatterà profondamente sia nella cultura aziendale sia nelle attività quotidiane delle imprese.
Dal prossimo anno le fatture elettroniche emesse da soggetti con partita Iva seguiranno lo stesso processo già utilizzato per le fatture elettroniche verso la PA transitata al digitale nel 2015. Tra gli obiettivi della nuova normativa ci sono la semplificazione delle procedure di fatturazione, la dematerializzazione dei documenti e un maggior controllo del flusso di denaro tra le aziende.
“Più che un obbligo di legge la fatturazione elettronica è per le imprese una chance per spingere sulla competitività – spiega Gabriele Sposato, Marketing Director Aruba – consentirà infatti di eliminare le sacche di inefficienza nella gestione e nella conservazione dei documenti contabili”.
Aruba ha un osservatorio privilegiato sul mondo delle imprese italiane. Come arriveranno all’appuntamento di gennaio?
Bisogna fare una distinzione. Ci sono le grandi imprese che, generalmente, già hanno una confidenza con gli strumenti digitali e per le quali la fatturazione elettronica verrà integrata in processi già consolidati. E poi ci sono le piccole e microimprese, il popolo delle partite Iva, i professionisti che rappresentano l’architrave del nostro sistema produttivo e che in molti casi hanno più difficoltà allo switch off digitale.
Aruba come accompagna microimprese e professionisti alla svolta?
Aruba ha sviluppato il servizio di Fatturazione Elettronica ideale per semplificare, automatizzare e velocizzare i processi. Il software consente di gestire in piena autonomia l’intero processo di fatturazione verso professionisti dotati di partita Iva (fatturazione elettronica B2B), amministrazioni e consumatori finali (fatturazione elettronica B2C). L’interfaccia è realizzata ad hoc per una navigazione semplice ed un utilizzo su misura del cliente.
Quali sono i vantaggi del servizio?
In primo luogo, la semplificazione del processo ed il relativo risparmio: la gestione elettronica del flusso di fatturazione, tramite un’applicazione web, consente di eliminare i costi del materiale di cancelleria, invio o distribuzione delle fatture ed archiviazione. Di qui l’efficienza, in quanto i tempi di archiviazione, acquisizione dati e ricerca sono drasticamente ridotti.
L’elaborazione di una fattura è attività delicata. Si possono presentare errori. Il servizio cosa prevede sul fronte sicurezza?
I controlli di sistema segnalano eventuali inesattezze, sia in fase di compilazione sia prima dell’invio. Grazie alla possibilità di gestire manualmente la maggior parte delle impostazioni, la piattaforma lascia ampia libertà di personalizzazione. Inoltre l’integrazione con il sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate permette di eseguire tutti i controlli necessari affinché il documento sia emesso in maniera corretta e la procedura vada a buon fine. La generazione e l’apposizione di firma digitale e marcatura temporale sui documenti, il transito e la successiva conservazione della fattura sono automatiche e rispondono ai criteri dettati dalla normativa di riferimento.
Le soluzioni ci sono. Ma a frenare l’adozione potrebbe essere l’annoso problema di competenze digitali, soprattutto nelle imprese più piccole. Lei che idea si è fatto?
Certamente la carenza di e-skill può lavorare come fattore negativo. Ma aziende come Aruba possono svolgere un ruolo cruciale. Ad esempio accompagnando i clienti nella scelta della soluzione più vicina alle loro esigenze. Spesso si tratta di consigliare se optare per una soluzione nuova oppure integrabile con sistemi già esistenti; o ancora di fornire quei suggerimenti e la giusta assistenza quando hanno dubbi durante il loro processo di fatturazione. Anche rassicurandoli sul prezzo: costi alti abbinati alla mancanza di competenze sono un mix letale. Ecco perché la nostra offerta di servizio di fatturazione non supera i 25 euro l’anno (iva inclusa); una spesa che anche le piccolissime aziende possono affrontare. Soprattutto che se si fa capire loro che la “spesa vale l’impresa” in termini di produttività ed efficienza.
La digitalizzazione della fatturazione è una parte importante nel percorso di innovazione del ciclo dell’ordine. Ma l’obiettivo è la dematerializzazione totale. C’è un modo per accelerare questo processo?
Certamente la e-fattura è l’inizio di un processo che deve terminare, appunto, con la digitalizzazione degli ordini; processo che, tra le altre cose, consentirebbe di estrarre maggiore valore anche da strumenti come la Pec oppure la firma digitale. In questo senso, accanto alla necessaria definizione di un quadro normativo adeguato, serve investire sulla cultura digitale delle imprese e creare un circolo virtuoso con i consumatori. Un’impresa che “lavora” in digitale è in grado di mettere sul mercato prodotti a valore aggiunto.