Oltre Venture scommette sul cloud. E lo fa investendo in Cloud-R, startup che sta sviluppando un’innovativa piattaforma software in cloud (Cloud-R RD) per la raccolta di dati e la generazione di ecosistemi collaborativi sulle malattie rare. Il fondo ha investito 500 mila euro in equity per sostenere il progetto. Lo studio legale Hilex ha seguito i soci fondatori nell’operazione con un team guidato dal partner Fabio Cappelletti e coadiuvato dall’associato Tommaso Caciolli.
Cloud-R RD è una piattaforma software in cloud, commercializzata in modalità SaaS e organizzata secondo processi chiave specifici per la raccolta e gestione indipendente di dati clinici incentrati sul paziente. La disponibilità di dati di qualità di tipo prospettico e retrospettivo è uno dei fattori più critici per questo particolare ambito. Il servizio applicativo offerto è un registro di malattia, organizzato e permanente, costruito in base alle esigenze degli utilizzatori, medici e pazienti, e supportato da un’architettura sicura e da servizi complementari per facilitare la collaborazione e partecipazione diretta dei pazienti, garantire il rispetto della privacy e superare le barriere linguistiche e di comunicazione. Si tratta di una novità assoluta a livello mondiale: i registri software già esistenti non sono per la maggior parte in cloud, non possiedono questo tipo di organizzazione e non sono in grado di integrare facilmente altri servizi innovativi.
Cloud-R è nata come startup all’interno di PoliHub, lo Startup District&Incubator del Politecnico di Milano. Oltre a Ruggero di Maulo, i soci cofondatori sono stati Mauro di Maulo e Fabrizio Biotti. Alla squadra si è in seguito aggiunto Luca De Roberto, software architect, che è stato il responsabile del fattivo sviluppo della piattaforma informatica e che attualmente ricopre il ruolo di CTO dell’azienda. Le prime declinazioni di Cloud-R, attivate da un anno, sono i registri dedicati nello specifico a tre malattie rare: la sindrome di Poland l’epidermolisi bollosa e l’angioedema ereditario. I primi due fanno riferimento alle relative associazioni pazienti e centri specialistici in Italia, mentre l’ultimo sta già scalando a livello cross nazionale ed è già stato approvato in 26 paesi. Il progetto sta crescendo ad un ritmo impressionante, essendo già arrivato a fatturare attualmente circa 400 mila euro.
Gli obiettivi di Cloud-R prevedono di essere attivi, in breve tempo, in 10-15 paesi, ed incrementare il numero di malattie rare servite, estendendo il servizio a più ecosistemi.