Essere tagliati fuori dalle email di lavoro riduce notevolmente lo stress e permette di concentrarsi molto meglio. A mettere in luce i benefici della posta elettronica ‘in panne’, un vero incubo per i ‘tecnostressati’, è un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università della California a Irvine (Usa). Grazie a dei cardiofrequenzimetri attaccati a un gruppo di lavoratori in un ufficio, i ricercatori sono riusciti a ‘fotografare’ il battito dei volontari, ma anche a indagarne il comportamento davanti al pc. Ebbene, le persone che leggevano le email di lavoro cambiavano finestra due volte più spesso delle altre, e sono risultate anche in un costante stato di estrema allerta.
Quelli ai quali per cinque giorni era stata disattivata la posta elettronica hanno invece manifestato frequenze cardiache decisamente più naturali. "Abbiamo scoperto che, quando si rimuove l’email dalla vita dei lavoratori, loro sono meno multitasking ma anche meno stressati", sintetizza Gloria Mark dell’Uci, coautrice dello studio.
Il team presenterà il lavoro il 7 maggio all’Association for Computing Machinery Computer-Human Interaction Conference di Austin, Texas. I partecipanti erano tutti impiegati civili dell’esercito Usa presso il Natick Soldier Systems Center fuori Boston. Ebbene, a differenza di quanto si potrebbe pensare, i lavoratori tagliati fuori dalle email hanno riferito di sentirsi più in grado di svolgere il proprio lavoro e di essere concentrati, grazie anche a meno stress e perdite di tempo dovute alle interruzioni.
Le persone con le email ‘attive’ hanno cambiato finestra sul pc in media 37 volte all’ora. Gli altri 18 volte l’ora. Godendo di una dose minore di stress e distrazioni. La ricercatrice spiega che i risultati potrebbero essere utili per incrementare la produttività e ha suggerito l’utilità in ufficio di tempi limitati per l’accesso alle email, o di messaggi che invitino a usare ‘con cautela’ la posta elettronica. Insomma, "una vacanza dalle email sul posto di lavoro può essere una buona idea", ha osservato la studiosa.
Secondo Mark, quindi, è il caso di fare qualche esperimento di ‘disintossicazione’. Anche se l’idea di rinunciare alle email può non piacere a tutti: è stato difficile persino reclutare i volontari per lo studio, ammette la ricercatrice. Ma alla fine "i partecipanti hanno detto di aver amato il fatto di essere senza email, soprattutto se il loro direttore aveva detto che era ok. In generale, i lavoratori erano molto più felici di interagire in prima persona", assicura.
Alzarsi per raggiungere la scrivania di qualcuno, oltre tutto, è utile sia da un punto di vista fisico e psicologico. Anche perché altre ricerche hanno dimostrato che essere in stato di allerta troppo a lungo fa produrre più cortisolo, l’ormone dello stress. I volontari coinvolti nell’esperimento occupavano diversi ruoli e sono stati equamente divisi tra donne e uomini. L’unico lato negativo dell’esperienza, notano gli studiosi, è il fatto che i soggetti senza posta elettronica hanno detto di sentirsi un po’ isolati. Ma sono stati in grado lo stesso di ottenere le informazioni più importanti dai colleghi con accesso alle email.
L’esercito sta esaminando l’uso di smartphone e applicazioni come la posta elettronica per i soldati sul campo di battaglia, ha spiegato David Accetta, portavoce per la ricerca del centro Natick.
"Questi dati possono rivelarsi molto utili", ha concluso.