Stiamo vivendo in un’epoca nuova, in cui le transazioni economiche e le relazioni commerciali si sono profondamente trasformate. Se fino a ieri erano le indicazioni dei guru oggi sono diventati dati economici strutturali: come riporta Netcomm, il Consorzio per il commercio elettronico, oggi il 7% dei prodotti si acquistano con transazioni di e-commerce. Questo perché ormai un miliardo e mezzo di persone nel pianeta acquista online. «In questo contesto – spiega Roberto Liscia, Presidente Netcomm – la certezza della transazione e dell’identità assume importanza sempre più rilevante».
Le soluzioni di pagamento cercano di risolvere queste esigenze e problematiche: a Milano dal 9 all’11 novembre si tiene il primo Salone dei Pagamenti, la manifestazione promossa dall’Associazione Bancaria Italiana per affrontare in un unico consesso tutti gli aspetti legati all’innovazione tecnologica e alle tendenze che stanno trasformando il sistema dei pagamenti ma anche la vita privata e professionale delle persone. Il Salone si tiene al MiCo, Milano Congressi, in via Gattamelata, 5 a Milano. Ci sono più di 80 conferenze, 300 relatori, 4mila metri quadri di area espositiva. L’aspetto chiave è l’incontro dei pagamenti con la tecnologia.
Uno degli attori più significativi in quest’area è MyBank, una soluzione per pagamenti online integrabile con servizi di identità digitale. MyBank, marchio creato nel 2013 di proprietà di PRETA come soluzione per gli acquisti in ambito e-commerce, ha presto raggiunto un significativo successo nel comparto B2B e oggi è considerata un operatore sicuro per operare online. Martedì 10 novembre dalle 10.45 alle 11.45 si tiene il workshop “MyBank: epayments e oltre”, con Giorgio Ferrero, CEO di PRETA-MyBank.
«MyBank – dice Liscia – ha le carte in regole per operare in questa direzione. Sono state individuate le tre C del digitale nel mondo: Cross border, Cross Channel, Cross device. Gli strumenti di pagamenti devono essere in grado di rispecchiare e offrire questi attributi. MyBank ha insite in sé queste caratteristiche ed è coerente con questa dimensione».
L’aspetto più rilevante del workshop di MyBank riguardano i due differenti ambiti nei quali il servizio di pagamento online opera: B2B e B2C. In ciascuna area MyBank porta la testimonianza di un cliente che utilizza il servizio. Ma un ruolo significativo lo ha anche la pubblica amministrazione, come testimonia la presenza anche di Maria Pia Giovannini, Dirigente Responsabile Area “Pubblica amministrazione” AgID, Agenda per l’Italia Digitale.
«La nostra collaborazione con MyBank – spiega Vincenzo Maniaci, Direttore Carte e Business Innovation di Kuwait Petroleum Italia che sfrutta la soluzione di pagamenti digitali per le sue attività B2B – è nata quest’anno subito dopo il lancio di RecardQ8, la nuova carta prepagata e ricaricabile di Kuwait Petroleum Italia. Eravamo alla ricerca di metodi innovativi di pagamento per ricaricare online il credito delle carte e abbiamo ritrovato in MyBank un partner adeguato alle nostre necessità e a quelle dei nostri clienti».
Dal punto di vista operativo, le soluzioni di pagamenti digitali offrono numerosi vantaggi: «Diversi – dice Maniaci – gli elementi distintivi che vanno riconosciuti a MyBank: un metodo sicuro ed affidabile, una soluzione di autorizzazione elettronica che in modo semplice ed evoluto consente di effettuare pagamenti creando un collegamento diretto ed in real-time tra il conto corrente bancario del cliente e la banca dell’esercente. I risultati dopo solo un mese di utilizzo di Mybank sono sorprendenti e siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo svolgendo insieme certi che sia solo il primo passo per una duratura cooperazione futura».
Nell’area B2C invece partecipa per Trenitalia, Alessandro La Rocca, Responsabile Piani di Innovazione ed Integrazione Commerciale.
Ci sono tre aspetti dell’approccio di MyBank al mercato dei pagamenti digitali che è importante sottolineare: la facilità di utilizzo della soluzione di pagamento, la rapidità con la quale avviene il pagamento, la sicurezza della transazione.
Sia nel settore B2B che B2C le aziende vogliono sistemi di pagamento che siano oltre che sicuri, anche veloci e automatizzati, in maniera da trasformare il processo di pagamento tradizionale, oggi altamente frammentato in diverse fasi, in un unico passaggio che collega l’ordine alla consegna. MyBank permette di automatizzare in maniera semplice e quindi rendere veloci i tempi effettivi del pagamento, grazie anche alla sicurezza che deriva dall’irrevocabilità dell’ordine di pagamento. Oltre alla semplicità d’uso dell’interfaccia e alla sicurezza della soluzione tecnologica, infatti, è rilevante la velocità con la quale viene completata una transazione commerciale online: pochi secondi. Ma non c’è solo questo.
Ipotizziamo il caso di un acquisto di e-commerce (B2C) oppure un pagamento per beni o servizi acquistati da un’azienda (B2B). Il flusso di denaro che proviene dal bonifico autorizzato va dalla banca del pagatore alle piattaforme di regolamento competenti contestualmente alla conferma di esecuzione (come previsto dalla Direttiva Europea dei Pagamenti) semplificando il processo di pagamento e con la certezza per il merchant che il bonifico sarà effettuato in maniera irrevocabile (cioè non potrà essere stornato dal pagatore). Il risultato, spiega MyBank, è l’ottimizzazione dei flussi di cassa, dei processi di riconciliazione e quindi la riduzione dei costi.
Fin qui, ruota tutta attorno a un semplice bottone che viene messo nelle pagine web dove si effettua l’acquisto e il contestuale pagamento. Ma c’è di più. Un aspetto importante oggi è l’evoluzione del mercato digitale. Internet non si sta solo espandendo, cogliendo sempre più strati sociali e demografici, e aumentando di conseguenza il numero di persone che nel pianeta la utilizzano per fare e-commerce, ma sta anche cambiando natura. Perché cambia il modo con il quale vengono effettuati gli acquisti.
La mobilità, cioè l’utilizzo di telefoni smart e di tablet, sta crescendo molto rapidamente. Per la prima volta, secondo i dati di StatCounter, i navigatori della rete da mobile sono più numerosi che da fisso: vincono il telefonino e il tablet con 51,2% contro il 48,7%. Il dato medio cambia se ci si sposta dai paesi del Primo mondo dove c’è una più ampia base di computer fissi installati e si va verso i paesi emergenti come l’India e molte aree dell’Africa, dove il mobile ha percentuali bulgare del 75-80%.
Altri due indicatori della trasformazione: Google vede la maggioranza delle ricerche effettuate da utenti su mobile e non su fisso, mentre per comScore, altra società di analisi, se si toglie dal conteggio chi usa sia il mobile che il fisso e si considerano esclusivamente gli utenti solo del mobile e solo del fisso, negli Usa smartphone e tablet vincono rispetto a desktop e notebook.
«Il mondo del mobile – dice Giorgio Ferrero, CEO PRETA-MyBank – è il mondo delle app. Per questo la nostra strategia punta alla costruzione a breve di soluzioni “direct app to app”, che permettano gestire i pagamenti attraverso le app dei merchant e delle banche degli utenti».
La smaterializzazione del denaro trasforma le valute in bit, in informazioni che vengono trattate digitalmente. Ma l’era digitale permette di smaterializzare anche molte altre tipologie di informazione. Per questo i soggetti come MyBank sono interessanti anche al di là del sistema dei pagamenti: si muovono in un settore critico dell’economia e della società che sta cambiando rapidamente. Man mano che centralmente vengono create le normative e che la pubblica amministrazione diventa più moderna e digitale, e man mano che le tecnologie diventeranno inevitabilmente più diffuse e pervasive, si apre la via alla trasformazione digitale di altre tipologie di beni oltre al denaro. Dispacci, contratti, certificati, atti notori, scritture private, fino ad arrivare allo scambio di beni digitali veri e propri. In questo contesto emergente, soggetti come MyBank, che hanno le autorizzazioni per la gestione degli scambi elettronici in materia finanziaria e non solo, si trovano in una posizione strategica.