“C’è un gap significativo rispetto agli altri paesi europei su pagamenti elettronici: nel 2009 90 pagamenti su cento in Italia erano effettuati in contanti, oggi siamo a 87 su cento. Se andiamo a vedere cosa successo in Europa ci rendiamo conto che il gap è molto elevato, anzi in tre o quattro anni c’è un ulteriore aumento del gap tra comportamenti degli italiani rispetto a quelli medi area euro che resto paesi Ue”. Il quadro lo traccia il vice direttore generale dell’Abi, Gianfranco Torriero, intervenendo in commissioni riunite Finanze e Attività produttive di Camera e Senato.
Torriero, citando l’ultimo dato disponibile del 2013 ha aggiunto che In Italia circolano ormai “quasi 20 milioni di carte di credito”, mentre le carte di debito nel nostro Paese “vengono utilizzate in parte per fare pagamenti ma a grande quantità di operazioni riguarda l’ utilizzo per fare prelievo Atm, cioè immissione di nuovo contante nel sistema”. Secondo l’Abi l’internet banking è in forte incremento, il 70% dei conti correnti ha l’abilitazione all’uso del conto su internet, anche se solo il 48% dei clienti lo utilizza pienamente”.
In questo contesto, secondo Torriero, non servono altre norme per regolare il pagamento elettronico, ma è necessario vigilare sulle regole esistenti. “L’Abi – ha detto Torriero – ritiene che dato l’ampio quadro di norme cogenti recentemente introdotte, non ne occorrano di nuove vincolanti a livello italiano e che, piuttosto, si vigili sull’attuazione delle stesse, monitorando i loro effetti”.
Torriero ha ricordato che l’Ue ha da poco approvato il regolamento sulle commissioni per le transazioni tramite carta di credito e ha aggiunto che le “norme che disciplinano i servizi di pagamento non possono sfuggire ad una logica totalmente europea, poiché anche in questo settore il permanere di regole nazionali sarebbe in netta contraddizione con i principi fondanti l’Unione bancaria e l’integazione del mercato finanziario dei paesi dell’ area dell’ euro”.
Nonostante il trend negativo, si cominciano comunque a intravedere segnali di miglioramento: nel 2013 le operazioni di pagamento elettroniche con bonifici automatizzati, carte Pos, addebiti preautorizzati, sono aumentate del 9%. In crescita anche i pagamenti via web, cresciuti del 30%, e l’internet banking, usata dal 70% dei correntisti.
Nel 2014, quindi, sono già 16 milioni gli acquirenti online, che hanno effettuato acquisti per un totale di 14,6 miliardi di euro di controvalore (di cui 3,9 miliardi sono acquisti fatti da italiani all’estero). Le vendite da siti italiani hanno originato un volume di transazioni di 13,3 miliardi di euro (di cui 2,6 miliardi sono acquisti fatti dall’estero su siti italiani). Molto dinamica anche la progressione nel mondo dell’eCommerce e dei pagamenti con telefonia mobile, con prospettive che per quadriennio 2011-2015, parlano di un aumento medio annuo del 15,9% delle transazioni e-commerce e di oltre il 60% delle transazioni effettuate per mezzo del canale mobile.