NO CASH DAY

E-payment, la ricetta di Confindustria digitale: “Servono incentivi”

Il presidente Elio Catania: “Serve una strategia nazionale. Le transazioni online, nella PA e tra i privati, decisive per rendere il Paese competitivo”

Pubblicato il 05 Apr 2016

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“Appoggiamo con convinzione iniziative come il No Cash Day, necessarie per contribuire alla diffusione della cultura digitale, su cui l’Italia è ancora molto indietro. La diffusione dei pagamenti elettronici, sia nella Pa che nell’ambito delle transazioni private, rappresenta un fattore cruciale per affrontare alcuni dei nodi strutturali del nostro Paese e spingerlo verso un percorso di trasformazione digitale e competitività”. Così Elio Catania, presidente di Confidustria digitale, interviene a proposito del No Cash Day, iniziativa lanciata nel 2011 dall’Italia e che quest’anno per la prima volta è stata estesa a tutto il territorio europeo, che ha come obiettivo la sensibilizzazione verso i pagamenti digitali, considerati come un driver di crescita per il Paese.

“Come numerosi studi nazionali e internazionali hanno dimostrato – prosegue Catania – l’uso dei pagamenti elettronici è direttamente correlato alla capacità di sviluppo di un paese. La tracciabilità dei sistemi di pagamento mette lo Stato in grado di contrastare con maggior efficacia l’evasione fiscale, porre sotto controllo la spesa pubblica, liberando risorse per gli investimenti e la riduzione dell’imposizione fiscale. Come sta avvenendo per la fatturazione elettronica, le transazioni elettroniche spingono le imprese, ma anche le Pa, a digitalizzarsi. Ne derivano, oltre a più alti livelli di efficienza organizzativa, risparmi sulla gestione del denaro e sui costi dei servizi, con ricadute estremamente positive sulle perfomance aziendali. E’ importante, quindi, che alle iniziative di sensibilizzazione si affianchi una strategia nazionale che incentivi il ricorso ai pagamenti digitali, oggi sempre più semplificati grazie anche agli strumenti mobili, creando un contesto normativo favorevole con la previsione anche di obblighi di legge”.

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