Ha superato quota 1000 – per un valore di 5 miliardi di euro – il numero di gare bandite dalle pubbliche amministrazioni nel corso 2019, utilizzando per i propri acquisti autonomi la piattaforma di eProcurement (Gare in Asp – Application service provider) messa a disposizione dal Programma di razionalizzazione della spesa pubblica, gestito da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il risultato segna una crescita rilevante (+700%) rispetto al 2018, anno di avvio del sistema, quando le gare bandite in tutto l’anno sono state 124 (per un valore complessivo di 587 milioni di euro), a confermare l’elevato gradimento delle amministrazioni verso uno strumento che consente di ottenere grande efficienza e personalizzazione dell’acquisto.
La composizione delle oltre 1000 gare evidenzia che l’83% è stato bandito da Amministrazioni centrali e il restante 17% da amministrazioni territoriali e soggetti aggregatori; il 60% sono state procedure aperte, di cui quasi l’80% aggiudicate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Queste ultime rappresentano il 77% del valore complessivamente bandito, pari a oltre 3,8 miliardi di euro.
Tra le amministrazioni che hanno utilizzato maggiormente la piattaforma ci sono i Ministeri dell’Interno e della Difesa, l’Inail, ma anche amministrazioni locali quali l’Azienda regionale per l’informatica e la telematica (Regione Abruzzo), l’Azienda provinciale sanitaria di Ragusa, e università quali la Federico II di Napoli.
“Oltre 1000 gare in soli 10 mesi è il risultato del grande lavoro di Consip, costruito negli ultimi 2 anni, per rafforzare e promuovere una soluzione di acquisto efficace, tecnologicamente avanzata e ad alta personalizzazione – evidenzia l’Ad di Consip, Cristiano Cannarsa – Ma non solo, il ricorso alla piattaforma di eProcurement per acquisti autonomi delle amministrazioni permette anche il pieno rispetto gli obblighi di legge e rappresenta una misura di grande efficienza amministrativa nell’uso delle risorse pubbliche”.
Consip, attraverso la disponibilità a titolo gratuito della piattaforma di negoziazione, supporta le amministrazioni nel rispettare le prescrizioni del Codice degli appalti – che prevede per tutta la PA, a partire dal 18 ottobre 2018, di eseguire comunicazioni e scambi di informazioni nelle procedure d’appalto utilizzando mezzi di comunicazione elettronici. Supporto anche ai “soggetti aggregatori”, ovvero le 32 centrali di committenza individuate con albo Anac, nel presidio delle merceologie per le quali, oltre determinate soglie, le amministrazioni possono approvvigionarsi solo attraverso gli strumenti messi a disposizione dagli stessi soggetti aggregatori.