Ancora oggi qualche negoziante decora la sua vetrina con il classico ‘cercasi aiutante con esperienza’ sperando che la sorte gli sia propizia. Nella maggior parte dei casi però il risultato è deludente: chi si presenta non ha idea di quale sia il lavoro e il proprietario non ha il tempo di istruirlo. Nove volte su dieci si realizza un colloquio inutile col risultato di far perdere tempo ad entrambi.
Resistono gli ‘annunci’ sui giornali di inserzioni, la gran parte dei quali sono per venditori porta a porta senza stipendio e con ipotetiche provvigioni, e gli illeggibili ‘curricula cartacei’ spediti alle ditte per offrire le proprie prestazioni, spesso neanche aperti.
E-recruitment: la ricerca è in rete
Il mondo digitale ha mandato in soffitta il vecchio CV cartaceo. Per le nuove aziende ormai le offerte di lavoro viaggiano sul web, su siti specializzati che raccolgono le posizioni aperte per città e categoria. Le aziende, ormai al risparmio, tendono ad abbreviare i tempi di ricerca, hanno le idee chiare su chi cercano, e usano il web. E sul web bisogna esserci e, se non si vuole scomparire, usando tutti i nuovi sistemi digitali.
Innanzi tutto i social-network: Il più consultato dalle aziende quasi sempre è Linkedin che consente di avere un approccio diretto con gli eventuali datori di lavoro; qui una buona presenza, aggiornata regolarmente, può dare molte possibilità. Anche Facebook torna molto utile per farsi conoscere e allacciare collaborazioni. Ma bisogna anche farsi parte attiva, cercando nei portali dove si offre lavoro, o inviando alle aziende il proprio CV in digitale.
Esserci non basta, importa come
Innanzi tutto il curriculum. Via il vecchio curriculum illeggibile e pieno di dati inutili, il nuovo sistema di realizzare un CV si avvale di tutti gli strumenti del mondo digitale: si inseriscono foto e video e ci si rende rintracciabili con un numero Skype, che consente un colloquio dal vivo. Si può realizzare una sezione video su Youtube, caricando sulla pagina gli esempi dei lavori insieme a dei piccoli momenti di auto-presentazione.
L’approccio audio-video può fare la differenza, perché tocca il fattore umano e gioca sulla simpatia. Se si lavora in campo grafico, o comunque in un settore legato all’immagine, è bene anche creare un portfolio fotografico con i vari esempi, da tenere sempre aggiornato e diviso per temi. Insomma la cura della propria immagine, e la chiarezza sulle proprie competenze, sul web fanno la differenza, con un rincorrersi di novità, come il video-curriculum o il CV innovativo, che è sempre bene tenere d’occhio per non rimanere tagliati fuori.