LO STUDIO

E-skills, in azienda crolla il mito del millennial

Sono i dipendenti di tutte le età a guidare la digital transformation nelle aziende italiane, secondo uno studio VMware. Coding e creazione dei contenuti online le competenze più appetibili

Pubblicato il 16 Set 2015

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Crolla il mito dei millennials. Sono i dipendenti di tutte le età, anche più anziani, ad avere un ruolo chiave nel guidare la digital tranformation all’interno delle aziende. E’ la conclusione di uno studio VMware, condotto su 5.700 dipendenti in area Emea, secondo cui, in Italia, il 75% degli intervistati (il 71% in Emea) ritiene che l’utilizzo diffuso delle digital skill possa migliorare il vantaggio competitivo della propria organizzazione. Per il 69% l’uso delle digital skill consente una maggiore collaborazione fra colleghi e per il 71% può migliorare il fatturato e il profitto delle aziende nei prossimi cinque anni.

Ben lontano dall’essere prerogativa dei millennials o della “Generazione Z”, le digital skill sono una priorità per tutti in azienda e hanno un impatto sulle persone ma anche sul business in senso più ampio.

Per il 42% degli intervistati, i dipendenti con più di 55 anni di età sono quelli con il livello più basso di digital skill e sono anche i più resistenti al cambiamento (21%). Sono invece i lavoratori fra i 25 e i 34 anni di età quelli più in grado di gestire la flessibilità derivante da un rinnovato modo di lavorare (per il 46%) e che più apprezzano i benefici in termini di produttività derivanti dalle digital skill (38%). Ma i dipendenti riconosciuti in grado di guidare il cambiamento in azienda sono quelli fra i 35 e i 44 anni per il 45% degli intervistati.

Sempre nel nostro Paese, il 75% degli intervistati vuole utilizzare il proprio tempo per imparare nuove digital skill e nuovi modi di lavorare e migliorare così la propria produttività: è evidente che gli intervistati riconoscono il ruolo fondamentale delle digital skill e manifestano il desiderio di sviluppare nuove competenze. Inoltre, i lavoratori più adulti stanno sviluppando attivamente competenze digitali più tecniche, con il 48% degli intervistati fra i 45-54 anni di età in cerca di consulenza o formazione sulla progettazione e il design di applicazioni mobili, e quasi un terzo (35%) della fascia dei 55enni di età interessato alla scrittura di codice e alla creazione di contenuti online.

Nonostante questo riconoscimento da parte dei lavoratori, poco più della metà (55%) della forza lavoro oggi crede di essere in grado di sfruttare pienamente le digital skill all’interno della propria azienda. Gli ostacoli alla piena realizzazione delle competenze digitali azienda sono dovuti a una serie complessa di ragioni, tra cui: Il “digital” non integrato con gli obiettivi personali (48% in Italia), la mancanza di budget (44%), le abitudini radicate dei colleghi in azienda che rendono difficile lavorare in modo diverso (41%), policy aziendali troppo restrittive (39%) e la mancanza di un adeguato sostegno da parte dell’IT (35%).

“Il sensibile cambiamento delle competenze nell’attuale era digitale sta trasformando il modo in cui le aziende sono gestite, con un impatto su come la strategia, la direzione e le decisioni stesse vengono formulate”, commenta Matt Crosby, Head of expertise, UK and Ireland di Hay Group. “La sfida, e l’opportunità, sta nell’unione fra team senior con anni di esperienza “pre-digital” nella gestione del business e il talento dei più giovani che portano nuove competenze, aspettative e motivazioni. Ogni azienda deve lavorare sodo per trovare un sistema che metta insieme questa forza lavoro multi-generazionale, sfruttando alcune delle attività “vecchie” ben fatte, come la misurazione delle prestazioni e dei risultati, e al tempo stesso si assicuri che emergano idee e nuovi modi di lavorare.”

L’allineamento tra IT e senior management svolge un ruolo significativo nel guidare il cambiamento verso una organizzazione maggiormente trainata dal digital. Il reparto IT è al primo posto fra i responsabili nel muoversi verso questo cambiamento (per il 32% degli intervistati), seguito dal Board (28%), dal capo del proprio dipartimento (15%), e dal Managing Director/CEO (12%). Eppure, per ottenere un cambiamento all’interno dell’organizzazione, molti dipendenti ritengono che il senior management debba assumere un ruolo più attivo: solo per il 46% dei dipendenti infatti i dirigenti incoraggiano l’uso di nuovi metodi di lavoro all’interno dell’organizzazione.

Inoltre, gli intervistati hanno identificato come aree chiave su cui concentrarsi: più investimenti nella formazione per sviluppare ulteriormente le competenze digitali (62%), un riconoscimento da parte dell’azienda per chi utilizza le digital skill (52%) e lo sviluppo di una cultura dell’importanza delle competenze digitali (48%).

“Gli elementi per una digital tranformation di successo nel mondo del lavoro di oggi sono: cultura, persone e capacità,” commenta Alberto Bullani, Regional Manager VMware Italia. “Le aziende stanno giustamente investendo molto nel talento digitale poiché intendono sfruttarne le competenze chiave utili a innovare più rapidamente e dedicarsi completamente ai clienti, due aspetti che hanno un impatto sui risultati di un’organizzazione. Siamo impegnati a collaborare con le aziende e ad aiutarle a capire meglio l’importanza e la possibilità di trasformare veramente il loro utilizzo di tecnologie e competenze per l’era digitale. Solo allora saranno in grado di utilizzare pienamente il proprio talento, di tutte le età, e realizzare il proprio potenziale. “

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