L’ANALISI

È tempo di digital native business: i 5 pilastri della nuova rivoluzione industriale



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Le aziende dal dna innovativo saranno quelle più competitive: cloud, connettività “ubiqua” e intelligenza artificiale gli assi portanti tecnologici ma a fare la differenza è anche e soprattutto il modello organizzativo. E serve “audacia” per tenere il passo con l’evoluzione dello scenario

Pubblicato il 18 apr 2024



intelligenza artificiale

La prossima rivoluzione industriale è già qui ed è quella trainata dalle aziende native digitali, Dnb (digital native business), imprese costruite da zero su tecnologie come il cloud computing, l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale. Come si legge in un’analisi di Idc, i digital native business, a differenza delle aziende tradizionali che cercano di adattare le loro tecnologie al digitale, hanno la disruption nel loro dna, perché sono nati nell’era della connettività ubiqua e del rapido progresso tecnologico, senza alcun vincolo legacy: per questo possono essere più audaci nell’adottare innovazioni all’avanguardia che danno loro un vantaggio competitivo. Nella seconda metà del 2024, i Dnb cresceranno ancora di più lungo la loro traiettoria di pionieri digitali, grazie a 5 tendenze tecnologiche che permetteranno alle imprese native digitali di generare trasformazione in tutto il loro settore.

Dall’utilizzo dell’Ai generativa come catalizzatore del cambiamento alla creazione di nuovi paradigmi di lavoro e di nuove professionalità, le aziende native digitali sono geneticamente preposte per la metamorfosi. Il loro “superpotere”, scrive Idc, sta nella loro capacità di essere agili e adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici dirompenti in un mondo Vuca (volatile, incerto, complesso, ambiguo).

I cinque pilastri dei digital native business: la Gen Ai

Secondo le ricerche condotte da Idc, entro il 2025 le imprese Dnb investiranno in tecnologie di intelligenza artificiale generativa (Gen Ai) come ChatGpt a un ritmo vertiginoso, 5 volte superiore rispetto alle aziende tradizionali. Dall’automazione dei flussi di lavoro di back-office all’arricchimento dei punti di contatto dei clienti con interfacce conversazionali, i Dnb abbracceranno l’intelligenza artificiale generativa in ogni aspetto delle loro operazioni. Le loro ambizioni sono sostenute anche dal fatto che molti grandi player dell’intelligenza artificiale generativa, come Anthropic e OpenAi, sono essi stessi Dnb, pionieri di nuovi casi d’uso che ridefiniranno il modo in cui operano le aziende.

I dati alimentano la crescita anche nella nuova rivoluzione industriale

In questa era alimentata dall’intelligenza artificiale, i dati non sono solo il nuovo petrolio, ma una fonte di energia rinnovabile che alimenta l’innovazione dei Dnb. Entro il 2026, queste aziende spenderanno oltre un terzo del budget su tecnologie come una solida architettura e piattaforme dati per integrare modelli di intelligenza artificiale generativa con le loro fonti di dati proprietarie. 

Infatti, l’efficacia dell’uso della Gen Ai dipende direttamente da quanto strategicamente un’azienda sfrutta i dati, proprietari e di terze parti. Anche nelle imprese digital native la mole crescente di informazioni è una sfida e la capacità di unificare e estrarre conoscenza dai dati è la chiave per sbloccare il pieno potenziale dei progetti con l’intelligenza artificiale generativa. 

Vincere il talent gap con il mix automazione e augmentation

Il ritmo frenetico dell’innovazione porta con sé anche una grave carenza di talenti tecnici qualificati per ruoli nascenti come ingegneri e scienziati dei dati capaci di lavorare con l’Ai. Entro il 2025, oltre il 70% dei Dnb userà uno specifico approccio per colmare questo gap basato su automazione intelligente e augmentation.

L’automazione intelligente è quella che unisce Rpa e Ai permettendo di automatizzare le attività manuali ripetitive e usa l’Ai per compiti automatizzabili più specialistici e evoluti, in entrambi i casi ovviando alla difficoltà di trovare persone qualificate per questi compiti. Al tempo stesso, per il personale umano, i Dnb raddoppieranno gli investimenti nelle esperienze dei dipendenti, come modelli di lavoro flessibili e culture impegnate sull’inclusione e migliorando così il benessere e la fidelizzazione dei loro talenti.

I Dnb non elimineranno posti di lavoro a causa dell’Ai, ma saranno pionieri anche nella riqualificazione e nell’aggiornamento dei loro dipendenti per adattarsi alle esigenze di un futuro del lavoro aumentato dall’Ai. 

Customer journey: la centralità dell’experience

Riconoscendo l’importanza della customer experience, oltre il 50% dei Dnb in ascesa darà la priorità alla Cx e alla personalizzazione come elementi chiave della loro competitività nel 2024. Il 27% delle imprese native digitali prevede di investire direttamente in iniziative e progetti dedicati all’esperienza del cliente e la Gen Ai sarà il loro fedele compagno in questo viaggio. 

Dall’implementazione di chatbot e assistenti virtuali basati sull’intelligenza artificiale per ridurre i costi dell’assistenza all’utilizzo dell’analisi predittiva per iper-personalizzare prodotti e servizi, i Dnb faranno di tutto per creare customer journey eccellenti e promuovere una connessione profonda con gli utenti che crei fedeltà al brand e valore a lungo termine. 

Pionieri del nuovo mondo del lavoro

C’è un cambiamento ancora più radicale che le aziende native digitali promuoveranno nel mondo del lavoro. Entro il 2026, l‘85% dei nuovi ruoli in discipline tecnologiche emergenti come l’informatica quantistica, la mobilità autonoma, la realtà aumentata e la blockchain nascerà dai Dnb. 

La loro propensione alla ricerca e allo sviluppo nel deep tech, unita alla loro capacità di dialogare con le Generazioni Z e Alpha, posiziona i Dnb come gli attori ideali per ridefinire la futura forza lavoro. Campi come la robotica, la governance etica dell’Ai, la nanotecnologia e la produzione virtuale sono solo alcuni esempi delle aree in cui queste aziende daranno vita a nuove professioni, anche in collaborazione con le università più innovative.

 

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