Compensi dimezzati per l’amministratore delegato di eBay, John Donahoe (nella foto), dopo che la società non è riuscita a raggiungere gli obiettivi finanziari che si era posta per il 2013. Così il numero uno del colosso delle aste online ha portato a casa nel 2013 13,8 milioni di dollari tra salario base e bonus, il 53% in meno rispetto ai 29,7 milioni del 2012.
Come mostra la documentazione presentata alla Securities and Exchange Commission, anche se il salario base è aumentato del 2% a un milione di dollari, l’incentivo annuale in contanti è stato tagliato del 43% rispetto all’anno precedente a 1,6 milioni.
La commissione che determina i compensi dei manager “ha stabilito che anche se Donahoe ha fatto un buon lavoro rispetto a molti degli obiettivi, la performance finanziaria della società nel 2013 e il posizionamento nei confronti delle concorrenti all’inizio del 2014 non è stato del tutto in linea con le aspettative”.
A pagare lo scotto del non aver raggiunto i risultati finanziari sono stati, tra l’altro, anche altri alti dirigenti dell’azienda. E Donahoe rimane comunque uno dei quattro componenti dell’attuale consiglio d’amministrazione dell’azienda che potrebbero essere rieletti, anche se al momento non è ancora stata stabilita la data per l’assemblea degli azionisti che dovrebbe orientativamente svolgersi il mese prossimo.
Nell’ultimo periodo Donahoe ha dovuto affrontare un braccio di ferro sul futuro della società con l’investitore attivista Carl Icahn, che detiene circa il 2% delle azioni eBay. Icahn sta spingendo perché eBay si liberi di PayPal, e negli ulrimi tempi è stato sempre più critico nei confronti del ceo pubblicando tra l’altro più di una lettera aperta rivolta agli azionisti.