E-COMMERCE

eBay, in Italia è boom di “venditori” milionari

Sono 105 le imprese che hanno fatturato almeno 1 milione di dollari grazie alle vendite effettuate sulla piattaforma. In pole Campania e Lombardia

Pubblicato il 02 Lug 2016

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Cresce il numero di utenti milionari su eBay.it. Nel 2015, sulla piattaforma di aste online, ben 105 venditori professionali hanno fatturato almeno 1 milione di dollari grazie alle vendite effettuate sul principale marketplace online italiano, registrando un aumento del 19% rispetto all’anno precedente.

Allargando l’orizzonte al periodo 2010-2015, nel pieno della crisi economica per l’Italia, la crescita appare ancora più significativa: il numero dei venditori milionari è diventato oltre cinque volte più grande. Trainano la crescita le categorie Elettronica di consumo, Ricambi Auto e Moto, Casa e Arredamento e Abbigliamento.

Un successo, questo, che non conosce barriere geografiche: a guidare la speciale classifica dei milionari è infatti la Campania con il 30% delle imprese, seguita dalla Lombardia con il 18%. Chiudono il podio Puglia, Lazio e Sicilia che si classificano pari merito al terzo posto (8%)[2]. In totale sono ben 14 le regioni italiane che ospitano almeno un venditore milionario, distribuite su tutto il territorio nazionale: 5 regioni del nord, 5 del centro e 4 del sud e isole.

“Siamo molto orgogliosi di questo traguardo raggiunto dai nostri venditori e particolarmente felici che ancora una volta eBay si dimostri un acceleratore di business che consente di superare le tradizionali barriere geografiche – ha dichiarato Claudio Raimondi, General Manager di eBay in Italia -. Il fatto che a guidare questa classifica siano due regioni tra loro molto differenti, ma che hanno saputo cogliere le numerose opportunità del commercio elettronico, deve essere di ispirazione per tutti i nostri venditori. Per quanto ci riguarda, l’impegno è quello di continuare a guidare il processo di digitalizzazione delle PMI italiane, affiancandole e sostenendole in un percorso verso una maggiore competitività, anche a livello internazionale”.

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