Ieri, dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre, le azioni di Amazon sono aumentate di oltre il 3% nel trading esteso: utili e ricavi hanno infatti superato, e di gran lunga, le aspettative di Wall Street. Il fatturato del colosso dell’e-commerce è stato pari a 108,5 miliardi di dollari, con un aumento del 44% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre i profitti hanno raggiunto gli 8,1 miliardi, triplicando la performance dei primi tre mesi del 2020. L’utile per azione è stato quindi pari a 15,79 dollari, contro le attese degli analisti per 9,54 dollari (su 104,47 miliardi di fatturato). La guidance di Amazon per il secondo trimestre mette in luce il fatto che la società si aspetta che il momento positivo continui, con ricavi attesi tra i 110 e i 116 miliardi (sarebbe il terzo quarter consecutivo sopra i 100 miliardi), quindi oltre le proiezioni degli esperti, che si attestano sui 108,6 miliardi.
Amazon naturalmente ha beneficiato del perdurare dell’emergenza pandemica, che ha visto aumentare gli acquisti online in tutto il mondo. I profitti generati nel 2020 hanno del resto superato i 26 miliardi, più di quelli dei tre anni precedenti messi insieme.
Le altre divisioni e i piani per il futuro
Ma continuano a crescere in modo solido anche i segmenti del cloud computing e dell’advertising, con Amazon Web Services che ha registrato ricavi netti di 13,5 miliardi, in rialzo del 32%, e la categoria ‘Altro’ (che comprende per l’appunto la pubblicità) che ha fatto segnare un exploit del 77% a 6,9 miliardi. Alla vigilia della trimestrale, Amazon aveva annunciato che spenderò più di un miliardo di dollari per aumentare il salario di oltre mezzo milione di lavoratori negli Stati Uniti.
Nel comunicare i dati, Amazon ha confermato che il Prime Day di quest’anno si svolgerà a giugno. In genere, la maratona dello shopping online si svolge a luglio, ma la società l’anno scorso aveva rinviato l’evento a ottobre a causa dell’incertezza legata alla pandemia e nel 2021 spera, anticipando l’evento, di intercettare più consumatori prima dell’arrivo delle ferie estive.