Amazon ha aperto le porte del suo unico Operations Innovation Lab in Europa: il nuovo centro tecnologico, in cui verranno testate le tecnologie che vengono poi implementate nei siti logistici dell’azienda a livello internazionale, è situato a Vercelli, in Piemonte, in un’area dedicata all’interno del centro di distribuzione MXP3. L’Innovation Lab, presentato in occasione dell’appuntamento internazionale “Delivering The Future”, per l’occasione approdato in Italia, è uno dei tre laboratori esistenti al mondo assieme a quelli di Seattle e Boston, negli Stati Uniti.
L’inaugurazione è stata l’opportunità per Amazon per fare il punto sugli investimenti in tecnologia e su come l’introduzione dell’innovazione negli ambienti di lavoro abbia permesso la creazione di nuovi ruoli e nuove professioni, incentivando la crescita professionale e la formazione. Con un investimento di oltre 700 milioni di euro negli ultimi cinque anni, entro la fine del 2024 Amazon avrà finalizzato l’implementazione di oltre 1000 nuove innovazioni basate sulla robotica e sull’intelligenza artificiale in tutta la rete europea dei suoi centri logistici.
Migliorare l’esperienza dei dipendenti
Scopo primario del Lab è quello di fornire soluzioni tecnologiche in grado di migliorare l’esperienza dei dipendenti, supportandoli nelle loro attività quotidiane.
“Inutile sottolineare quanto ci renda orgogliosi il fatto che sia stata scelta proprio l’Italia per un polo di ricerca e innovazione così unico. L’apertura dell’Amazon Operations Innovation Lab si inserisce appieno nella visione dell’azienda che attribuisce al nostro paese un ruolo strategico per lo sviluppo della sua operatività economica. Dal suo arrivo in Italia, l’azienda ha investito oltre 16,9 miliardi di euro in Italia con la creazione di oltre 18.000 posti di lavoro a tempo indeterminato nel Paese. Un traguardo che attesta non solo l’importanza del nostro Paese per Amazon, ma anche la funzione centrale che ricopre nella crescita dell’azienda”, sottolinea Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon per l’Italia e la Spagna.
Punto di riferimento per la formazione
Il nuovo Operations Innovation Lab si appresta a diventare, inoltre, il punto di riferimento per la formazione delle persone, dai team di scienziati, ingegneri e programmatori a quelli specializzati nella manutenzione, consentendo loro di ampliare le proprie competenze e lavorare in sinergia con alcuni dei macchinari più innovativi al mondo.
In arrivo 120 nuove tecnologie di automazione nella rete europea
Solo nel 2024, l’azienda prevede di introdurre 120 nuove tecnologie di automazione nella sua rete europea. Queste tecnologie all’avanguardia comprendono macchinari per la movimentazione di pallet e lo smistamento di prodotti e unità a guida autonoma che supportano i dipendenti. La robotica e la tecnologia svolgono un ruolo cruciale nel potenziamento della rete logistica di Amazon, mentre l’intelligenza artificiale consente all’azienda di rendere le sue attività sempre più efficienti a beneficio di milioni di clienti in tutto il mondo. Queste nuove soluzioni sono state ideate con lo scopo di realizzare una tecnologia che sia collaborativa e che utilizzi l’intelligenza artificiale a servizio del benessere e della sicurezza dei dipendenti che svolgono le attività logistiche: sono oltre 50.000 i posti di lavoro a livello europeo che hanno beneficiato di un miglioramento in termini di semplificazione delle attività e maggiore sicurezza.
Sicurezza e formazione continua i due pilastri
“In Amazon, il nostro approccio verso la tecnologia è incentrato su due principi chiave: la sicurezza e la formazione continua. Crediamo fermamente che garantire la sicurezza dei nostri dipendenti e offrire loro l’opportunità di sviluppare nuove competenze sia fondamentale per il nostro successo. Qui nel nostro Operations Innovation Lab ci spingiamo costantemente oltre i confini dell’innovazione, testando e perfezionando nuovi sistemi robotici e tecnologici e lavorando sulle applicazioni di AI. Questi progressi non solo migliorano l’efficienza, ma contribuiscono anche alla creazione di luoghi di lavoro più sicuri ed efficaci”, afferma Stefano Perego, Vice Presidente di Amazon Operations a livello internazionale.
“Ogni giorno, all’interno di questo laboratorio, scienziati e ingegneri provenienti da tutto il mondo lavorano per un obiettivo comune: migliorare la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità delle attività logistiche di Amazon. Abbiamo iniziato questa avventura nel 2017 quando eravamo solo un piccolo gruppo. Oggi abbiamo raggiunto una dimensione internazionale, con centinaia di professionisti che collaborano nei nostri tre laboratori in tutto il mondo per scambiare competenze, conoscenze e idee. Crediamo che condividere il know-how sia la chiave, non solo tra i nostri talenti ma anche verso la comunità che ci ospita”, ha concluso Stefano La Rovere, Direttore Internazionale Robotica in Amazon. Nei prossimi mesi l’Operations Innovation Lab darà l’opportunità di effettuare visite guidate aperte rivolte ad aziende, scuole e università, offrendo così un “dietro le quinte” delle tecnologie avanzate e della robotica del domani, con l’obiettivo di diventare nuovo punto di incontro sull’innovazione e la tecnologia del domani, in un dialogo costante con la comunità e tutti gli attori istituzionali del comparto tecnologico italiano.
Jassy: “Avanti tutta con l’AI”
Intanto nei giorni scorsi il ceo di Amazon, Andy Jassy, ha pubblicato la sua lettera annuale agli azionisti, nella quale si è impegnato a continuare a cercare modi per tenere sotto controllo i costi anche se la società raddoppia gli investimenti in nuove aree di crescita come l’intelligenza artificiale.
Sotto Jassy, Amazon si è trasformata in una versione più snella di se stessa, poiché il rallentamento delle vendite e un’economia difficile hanno spinto l’azienda a evitare la crescita incessante degli anni di Bezos. A partire dalla fine del 2022 e proseguendo fino al 2023, Amazon ha avviato i più grandi licenziamenti della sua storia, tagliando più di 27.000 posti di lavoro. Anche in un periodo di ridimensionamento in alcune aree, Jassy ha affermato di essere concentrato sulla ricerca di nuove aree di crescita all’interno dell’azienda in modo che Amazon rimanga “resiliente” a lungo termine. Ha sottolineato l’importanza di costruire “servizi primitivi”, che ha descritto come “elementi fondamentali e discreti” che possono stimolare nuovi progetti e imprese.
Jassy ha utilizzato come esempio Amazon Web Services, la sua divisione di cloud computing, che da strumento interno è cresciuto fino a diventare il servizio cloud dominante e una delle attività più redditizie di Amazon. Il ceo ha affermato di credere che l’intelligenza artificiale generativa sarà il prossimo grande servizio primitivo di Amazon, o “pilastro”, termine che l’azienda usa spesso per descrivere le sue attività di maggior successo. I suoi primi tre pilastri sono la vendita al dettaglio di Amazon, l’abbonamento Prime e le unità di cloud computing.
Ha sottolineato che il servizio di cloud computing di Amazon svolgerà un ruolo importante nel boom dell’intelligenza artificiale, affermando: “Siamo ottimisti sul fatto che gran parte di questa intelligenza artificiale che cambierà il mondo sarà costruita su Aws”.
Andrew NG entra nel board
Proprio nell’ottica del rafforzamento sull’intelligenza artificiale Amazon ha annunciato l’ingresso nel board di Andrew Ng, l’informatico che è stato tra i protagonisti dello sviluppo dei progetti di AI di Google e della cinese Baidu. In questo modo Amazon si attrezza per confrontarsi con la concorrenza, che vede in primo piano Microsoft, particolarmente attiva nell’ultimo periodo grazie alla partnership con ChatGpt di OpenAI, integrando la tecnologia in Azure.