STRATEGIE

Amazon Prime oltre i 100 milioni di abbonati, Bezos spinge sull’Europa

Il colosso dell’e-commerce svela i dati sull’abbonamento al servizio di consegna veloce che include contenuti video. Azionisti soddisfatti dalla strategia di espansione internazionale: il business model americano funziona anche all’estero

Pubblicato il 19 Apr 2018

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Amazon Prime ha superato quota 100 milioni di abbonati: lo ha annunciato il Ceo del colosso del commercio elettronico Jeff Bezos, aggiungendo che la sua azienda continuerà a investire per soddisfare le attese “sempre più alte” dei suoi clienti.

Bezos ha svelato per la prima volta il numero di abbonati del servizio di consegna veloce Prime, che include anche l’accesso ai film e alle serie tv di Prime Video, in una lettera mandata agli investitori e in cui ha colto l’occasione per delineare gli elementi della sua strategia a lungo termine. Come notano gli analisti di Morningstar sentiti da Bloomberg, Amazon viene premiata dai suoi azionisti non tanto per la capacità di produrre profitti nell’immediato bensì per la strategia di espansione di lungo periodo, che punta alla conquista dei mercati internazionali, con l’Europa in pole position per fare da traino al business del gigante delle vendite online – un business a più facce, che include l’offerta video e musica in streaming che spinge la diffusione degli speaker Echo per la casa intelligente e dell’assistente vocale Alexa.

Il dato sugli abbonamenti ad Amazon Prime è la conferma per gli analisti che l’azienda di Seattle sta riuscendo ad esportare all’estero il modello operativo; nonostante l’espansione internazionale faccia perdere soldi al gruppo di Bezos, rappresenta una promessa sulla futura capacità di generare reddito. “Gli investitori saranno pazienti se Amazon dimostra che gli abbonati a Prime crescono”, ha detto RJ Hottovy, analista di Morningstar. “Quello che vediamo oggi in Europa e in altri mercati è simile a quanto osservato negli Usa tra il 2010 e il 2014. Le persone percepiscono un valore nell’abbonamento a Prime sia per la consegna degli articoli che per i contenuti. E’ importante perché i tassi di retention di chi è iscritto sono superiori al 90%”.

I margini di Amazon si sono tenuti sotto il 2% dal 2011 a oggi, ma gli investitori puntano sull’abilità di Bezos di entrare su nuovi mercati e trovare nuove fonti di reddito: le entrate dai business alternativi di Amazon sono cresciute del 31% l’anno scorso a 178 miliardi di dollari. Le azioni di Amazon si sono apprezzate di quasi il 70% l’anno scorso, circa cinque volte più della media dell’indice Standard & Poor’s 500.

Il Ceo del gigante dell’e-commerce ha scritto che nel 2017 Amazon ha consegnato oltre 5 miliardi di articoli tramite Prime in tutto il mondo e che l’anno scorso Prime ha conquistato il numero più alto di nuovi abbonati da quando il servizio è stato lanciato, 13 anni fa. Bezos ha anche detto che il 2017 è stato “l’anno migliore” per le vendite di hardware targato Amazon (Echo e i device della serie Fire). Il numero uno di Amazon ha riferito che la sua azienda è ai vertici dei sondaggi sulla soddisfazione del cliente e ha assicurato che “Non riposeremo sugli allori”, perché lo scopo è accontentare, o addirittura anticipare, le richieste degli utenti.

Amazon è l’azienda americana che investe di più in ricerca e sviluppo, secondo il centro studi Usa FactSet, con 23 miliardi di dollari spesi nel 2017 (+41% rispetto al 2016). L’abbonamento annuale a Prime è aumentato a 36 euro l’anno dal 4 aprile scorso per le nuove iscrizioni; i clienti Amazon Prime con data di rinnovo antecedente il 4 maggio 2018 pagheranno 19,99 euro per un ulteriore anno di abbonamento e il nuovo prezzo di 36 euro l’anno verrà applicato solo a partire dal rinnovo successivo in data 1 maggio 2019, come comunicato da Amazon un mese fa. L’azienda ha anche introdotto una nuova formula su base mensile, che consente di avere le stesse condizioni dei clienti Prime annuali a un costo di 4,99 euro al mese.

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