Amazon ha iniziato a ridurre il numero di articoli che vende con i propri marchi a causa delle scarse vendite. Lo fa sapere un rapporto del Wall Street Journal, secondo cui la società ha anche discusso la possibilità di svincolarsi dal business del proprio marchio per alleviare la pressione normativa.
Amazon, tuttavia, ha affermato di non aver mai considerato di chiudere il business del marchio del distributore. “Continuiamo a investire in quest’area, proprio come i nostri numerosi concorrenti al dettaglio hanno fatto per decenni e continuano a fare oggi”, ha affermato il portavoce del gigante dell’e-commerce.
Ridotti gli assortimenti negli Usa
Negli ultimi sei mesi, la leadership dell’azienda ha incaricato il suo team di marchi interni di tagliare l’elenco degli articoli e di non riordinarne molti, suggerendo anche di ridurre di ben più della metà l’assortimento di internal label negli Stati Uniti. La decisione, fa notare il rapporto, sarebbe stata presa dopo una revisione dell’attività da parte di Dave Clark, dirigente Amazon di lunga data che ha assunto la guida del Global consumer business nel gennaio 2021.
L’attività del marchio dell’azienda nel 2020 ha suscitato polemiche con la Commissione europea, la quale ha accusato Amazon di utilizzare le sue dimensioni, potenza e dati per promuovere i propri prodotti e ottenere un vantaggio ingiusto rispetto ai commercianti rivali che utilizzano anche la sua piattaforma.