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Consip: a quota 2,7 miliardi l’e-procurement dei Comuni: “Confermata la fiducia in Mepa”

La società: “Il 90% delle amministrazioni utilizza gli strumenti della piattaforma pubblica”. A 14,9 miliardi – quasi l’1% del Pil – il valore degli acquisti PA nel 2020

Pubblicato il 02 Apr 2021

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È pari a 2,7 miliardi di euro il valore degli acquisti dei Comuni sulla piattaforma Mef-Consip nel 2020. Di questi il 62% passa attraverso il Mercato elettronico della PA. Lo annuncia Consip all’indomani del “caso” dell’annunciato accordo fra Amazon e Asmel (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali con sede legale a Gallarate e sede operativa a Napoli): accordo che avrebbe permesso al Comune di Borgofranco d’Ivrea di aver effettuato acquisti tramite il sito di e-commerce.

Valore degli acquisti PA su Mepa nel 2020

“Con riferimento alle recenti notizie di agenzia – scrive Consip in una nota – circa gli acquisti dei Comuni attraverso gli strumenti di e-procurement Consip”, la società “tiene a informare che è di 14,9 miliardi – pari a quasi l’1% del PIL – il valore degli acquisti effettuati nel 2020 dalla PA sugli strumenti di e-procurement messi a disposizione da Consip, nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti del Ministero dell’Economia e Finanze.

Il dato segna una crescita del 6% rispetto al 2019 e del 93% rispetto a quattro anni prima (2016), confermando la “complessiva e continua fiducia di amministrazioni e imprese – rispettivamente oltre 95mila punti ordinanti registrati e circa 155mila aziende aggiudicatarie o abilitate – nella piattaforma Mef-Consip”.

Mepa strumento più usato da Comuni

Rispetto a questi valori, “è di ben 2,7 miliardi il valore degli acquisti effettuati nel 2020 dai soli Comuni italiani sugli strumenti di e-procurement Consip (18% del totale)”.

“Il Mercato Elettronico della PA – si legge nella nota – è lo strumento più utilizzato dai Comuni, con il 62% degli acquisti complessivi (1,7 mld vs 2,7 mld).

“La semplicità d’uso – sottolinea Consip – l’ampia offerta merceologica di beni, servizi e lavori di manutenzione, la rapidità di espletamento delle procedure rendono il Mepa lo strumento più idoneo per la maggior parte degli acquisti dei Comuni – di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitaria – e di gran lunga il più utilizzato”: nel 2020 i Comuni hanno acquistato sul Mepa per un valore doppio rispetto alle Convenzioni, secondo strumento più usato.

Infine, oltre il 90% dei comuni italiani è risultato attivo sul Mepa nel 2020 effettuando almeno una transazione. In 14 regioni la % di comuni attivi sul Mepa rispetto al totale dei comuni della Regione è superiore al 90%.

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