Un aumento delle spedizioni del 17,49% anno su anno ed un incremento del 19,48% in un solo trimestre. L’e-commerce italiano ha messo il turbo e il secondo trimestre 2019 segna performance in forte rialzo. È quanto emerge dalle rilevazioni di Qaplà effettuate si un campione di 350 venditori online, rappresentativi di tutti i principali settori merceologici e messe nero su bianco nell’Osservatorio “eCommerce & Marketing Post Spedizione – Italia”.
Ma a spiccare non è solo il dato sulle spedizioni e quindi sulle vendite. Dall’analisi emerge un decisivo ricorso alle cosiddette email transazionali, ossia i messaggi di notifica inviati al cliente finale che informano sullo stato della spedizione, eventuali modifiche su tempi e luoghi di consegna e altre informazioni utili a tenere traccia della merce inviata.
Nel secondo trimestre 2019 si è registrato aumento del 36,52% del numero di questa tipologia di email rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno e a crescita fra il primo e secondo quarter 2019 si attesta al +5,76%. Le email transazionali – si legge nel report – hanno un elevato tasso di apertura e generano nuovo fatturato “post spedizione” soprattutto a fronte della presenza di banner e call-to action. E vale ancor di più nel caso delle tracking page – pagine online consultabile dal destinatario per controllare dove e in che stato si trova la merce acquistata – corredate di banner e messaggi promozionali. I click dei clienti su questi elementi portano a notevoli percentuali di nuovi ordini, specialmente per prodotti ad alta ricorsività d’acquisto – si legge sempre nel report.
“I numeri fatti segnare dall’e-commerce italiano anche in questo trimestre sono più che confortanti per il futuro. In particolare, ci preme sottolineare l’efficacia delle attività di marketing post spedizione, qui alla prova dei fatti – evidenzia Roberto Fumarola, ceo di Qaplà –. Auspichiamo, per la crescita di tutto il panorama e-commerce, che sempre più merchant colgano questa opportunità, per un’interazione sempre più personale con il cliente e per alimentare ancora più il flusso di ordini e spedizioni”.
In dettaglio, il tasso di conversione medio dei banner inseriti nelle tracking page è cresciuto dall’1,83% del primo trimestre 2019 all’1,91% del secondo trimestre, mentre è leggermente sceso, nello stesso periodo, quello delle inserzioni sulle email transazionali, dal 3,44% al 3,01%, percentuali comunque ragguardevoli rispetto ad altre attività di advertising online. “Citando l’esempio di un cliente del campione qui considerato, si è trattato di più di 34.000 euro nel secondo trimestre – evidenzia il report – derivanti soltanto dai click su questo tipo di email”.