DIGITAL SERVICES ACT

E-commerce, la Ue avvia l’indagine sulla cinese Temu: “No a vendita di prodotti illegali”



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La società rischia una sanzione fino al 6% del giro di affari annuo. A maggio scorso è stata designata come very large online platform e dunque soggetta agli obblighi del Dsa. A quota 92 milioni gli utenti mensili

Pubblicato il 31 ott 2024



Europa – Commissione Ue – Unione europea – Bruxelles

La Commissione Europea ha ufficialmente aperto un’indagine formale nei confronti di Temu, il colosso cinese dell’e-commerce, per verificare potenziali violazioni del Digital Services Act (Dsa). L’indagine mira a chiarire diverse aree di preoccupazione, tra cui la vendita di prodotti illegali, il design potenzialmente addictive della piattaforma, i sistemi di raccomandazione degli acquisti e l’accesso ai dati per i ricercatori.

Questa decisione segue l’analisi preliminare del rapporto di valutazione dei rischi fornito da Temu a settembre 2024 e le risposte alle richieste formali di informazioni da parte della Commissione. Inoltre, sono state considerate informazioni condivise da terze parti e attraverso il meccanismo di cooperazione con le autorità nazionali, in particolare con il Coordinatore dei Servizi Digitali irlandese.

Limitare la vendita di prodotti non conformi

L’indagine si concentrerà sui sistemi di Temu per limitare la vendita di prodotti non conformi nell’Unione Europea, affrontando la ricomparsa di venditori sospesi e beni non conformi. Particolare attenzione sarà posta sul design della piattaforma, che include programmi di ricompense simili a giochi, e sulla trasparenza dei sistemi di raccomandazione dei contenuti e dei prodotti agli utenti. Temu è tenuta a fornire un’opzione di raccomandazione non basata sul profiling e a garantire l’accesso ai dati pubblici per i ricercatori.

Rischio di sanzioni significative

Se le sospensioni della Commissione risultassero fondate, Temu potrebbe affrontare sanzioni significative, inclusa una multa fino al 6% del suo fatturato annuo, per violazioni degli articoli 27, 34, 35, 38 e 40 del Dsa. L’apertura delle procedure formali non pregiudica l’esito dell’indagine, che proseguirà con raccolta di prove e ulteriori richieste di informazioni.

Temu, designata come Very Large Online Platform a maggio 2024, è soggetta agli obblighi più stringenti del Dsa, dato il suo vasto bacino di utenti, dichiarato a 92 milioni a settembre 2024. La Commissione Europea, in collaborazione con le autorità nazionali, fa sapere che continuerà a monitorare e applicare le normative, garantendo la tutela dei consumatori e la sicurezza dei prodotti sul mercato europeo.

L’iniziativa della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori

A seguito di un’indagine, la Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC), composta da autorità nazionali per la tutela dei consumatori, e la Commissione europea hanno notificato a Temu una serie di pratiche sulla sua piattaforma che violano il diritto dei consumatori dell’UE. La Rete Cpc ha chiesto a Temu di allineare tali pratiche alle leggi dell’Unione Europea in materia di consumatori. L’azione della Rete CPC contro Temu è condotta dalle autorità nazionali competenti di Belgio (Direzione generale per l’ispezione economica), Germania (Agenzia federale per l’ambiente) e Irlanda (Commissione per la concorrenza e la protezione dei consumatori), sotto il coordinamento della Commissione europea.

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