LA PROPOSTA

E-commerce, Lega e 5 Stelle “all’attacco” di Amazon & co

Si punta ad allineare i prezzi su tutto il territorio nazionale. I controlli attraverso una piattaforma basata sulla blockchain. “Misure a tutela della concorrenza”. Ma il vero obiettivo è la creazione di un maxi negozio online del made in Italy

Pubblicato il 04 Feb 2019

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Prezzi di vendita uguali in tutte le piattaforme di e-commerce. È l’obiettivo che intende raggiungere la maggioranza di governo con norme ad hoc, inserite nella proposta di legge sulle chiusure domenicale dei negozi, che il prossimo giovedì passerà al vaglio della Commissione Attività Produttive della Camera.

Al centro la realizzazione di un sistema, basato sulla blockchain, in grado di mappare tutti i siti di e-shopping nonché la catene di distribuzione e della logistica su cui Amazon & co fanno affidamento. L’obiettivo ultimo è, poi, quello di realizzare una piattaforma di e-commerce del Made in Italy.

L’azione parlamentare di Lega e 5 Stelle va a braccetto con quella del governo per l’introduzione di una web tax anche a livello europeo: “Amazon e gli altri si possono permettere di applicare prezzi più bassi perché godono di eccessivi vantaggi fiscali”, fanno sapere a CorCom da ambienti vicini ai 5 Stelle.

“Non intendiamo – proseguono- frenare lo sviluppo dell’e-commerce semmai varare regole uguali per tutti e garantire la concorrenza anche alle aziende italiane”.

Una particolare attenzione viene dedicata alle piccole librerie. La Lega ha presentato alla Camera una proposta di legge per porre una stretta alla “svendita” e agli “sconti” sui libri sulle piattaforme tipo Amazon.

“Le grandi società che distribuiscono libri nelle proprie catene possono – si osserva nella proposta di legge – beneficiare di utili del 90% sui libri che vendono e non del 30% come le piccole librerie e quindi possono permettersi di applicare gli sconti”.

Si punta a modificare la legge Levi del 2011 e ridurre al 5% il tetto massimo per gli sconti.  Si introduce anche il divieto “di effettuare svendite di libri a catalogo” e si affida “alle autorità preposte, quali la Polizia postale e la Guardia di finanza” il controllo delle vendite online.

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