Vola lo shopping online sull’onda dell’emergenza Coronavirus al punto che il numero degli e-shopper è lievitato del 40% e che le performance hanno superato persino quelle della passata stagione natalizia. Questa la fotografia scattata nel Q1 Shopping Index a firma di Salesforce, realizzato grazie ai dati di oltre un miliardo di consumatori in tutto il mondo.
In dettaglio, si legge nel report, nel primo trimestre 2020 si registra una crescita deli ricavi del 20%, del 16% del traffico digitale e del 4% della spesa per acquirente (l’importo medio per ogni visita). Tra il 10 e il 20 marzo, in particolare, la spesa per beni essenziali attraverso i canali digitali è cresciuta del 200%.
“Benché l’aumento del digitale sia ben lontano dal compensare l’enorme perdita che deriva dalle mancate vendite fisiche, sta comunque contribuendo ad arginare e sopperire a parte delle perdite – si legge nello studio -. La crescente adozione del digitale continuerà anche quando i consumatori ritorneranno a una situazione più libera a cui ci eravamo abituati prima della pandemia. Questo è il motivo per cui così tanti rivenditori tradizionali, marchi nativi digitali e produttori di beni di consumo stanno raddoppiando il digitale per offrire un’esperienza senza interruzioni tra lo shopping journey virtuale e fisico”.
Se è ancora presto per fare un bilancio della perdita del traffico fisico nel lungo periodo, i primi dati – evidenzia Salesforce – suggeriscono un cambiamento significativo nel comportamento dei consumatori. “Poiché la domanda di beni essenziali e le catene di approvvigionamento iniziano a stabilizzarsi, i fornitori di prodotti per il giardinaggio e la cura della casa, i negozi di artigianato, giocattoli e le aziende di athleisure probabilmente vedranno un aumento nel mese di aprile. Inoltre, la spesa attraverso i canali digitali continuerà a salire, soprattutto appena le generazioni più anziane si abitueranno allo shopping digitale”.