Il metaverso, le criptovalute e gli Nft sono pronti a rivoluzionare l’e-commerce. A delineare lo scenario prossimo venturo il “Global Consumer Report: Current and Future Shopping Trends” di BigCommerce che ha censito i comsumatori di Usa, Uk, Austrialia, Italia e Francia.
I dati principali
Oltre la metà dei consumatori fa acquisti online almeno una volta alla settimana (55%), con la categoria “moda e abbigliamento” in cima alla tipologia di articoli più acquistati. Per quanto riguarda gli incentivi all’acquisto, il preferito è principalmente la spedizione gratuita.
I consumatori che utilizzano la formula “Buy now, Pay later” (Bnpl) lo fanno in quanto aiuta a far rientrare gli acquisti nel proprio budget.
Quelli che vogliono esperienze di acquisto e pubblicità personalizzate e sono tendenzialmente disposti a condividere con i brand dati personali quali email, nome o genere. In cambio però chiedono onestà e così come garanzia di salari equi e benefit per i dipendenti che lavorano nelle piattaforme di e-commerce.
In Italia, il 38% degli intervistati è disposto a condividere i propri dati a seconda delle informazioni richieste, mentre il 29% afferma che dipende dal brand e il 23% non è disposto a farlo in genere.
Tra coloro che sono disposti a condividere informazioni personali in cambio di un’esperienza d’acquisto personalizzata, i consumatori italiani e francesi sono i più propensi. Al contrario, gli acquirenti di Stati Uniti, Regno Unito e Australia sono più attenti al brand con cui condividono le informazioni.
I consumatori classificano l’onestà e la trasparenza come i valori più importanti, seguiti a ruota da salari equi e benefit per i dipendenti. Tuttavia, si tratta di un’attenzione che coinvolge principalmente i consumatori statunitensi, britannici e australiani ed è più attenuata tra i consumatori francesi e italiani.
La maggior parte dei consumatori (84%) considera la sostenibilità del brand importante al momento di prendere una decisione d’acquisto.
L’irrompere del metaverso
La novità più sorprendente è che quasi la metà (46%) dei consumatori è disposta a fare acquisti nel metaverso, e di questi il 51% è interessato ad acquistare sia beni virtuali che fisici.
Tuttavia, una piccola percentuale (2%) ha già fatto acquisti nel Metaverso. I consumatori australiani (52%) sono i più disposti a fare acquisti sul Metaverso, mentre quelli francesi sono i meno propensi (35%).
Riguardo ai metodi di pagamento utilizzati per gli acquisti online, il 5% dei consumatori ha dichiarato di utilizzare le criptovalute, in maggioranza negli Stati Uniti e in Italia. E anche se la maggior parte delle persone non utilizza ancora le criptovalute, il 66% di chi le utilizza le predilige come metodo di pagamento.
A differenza del metaverso, la maggior parte dei consumatori dichiara di non avere una buona conoscenza degli Nft, con il 26% che afferma di non sapere nemmeno cosa siano. E questo dato rimane relativamente costante in ogni Paese.
“Questi risultati dimostrano che i progressi tecnologici stanno ridisegnando il percorso dell’acquirente e offrono ai brand nuovi e migliori modi per coinvolgere i loro clienti”, spiega Lisa Eggerton, chief marketing officer at BigCommerce.
Quante volte si compra online e cosa
I consumatori fanno acquisti online almeno una volta alla settimana, la moda e l’abbigliamento sono al primo posto. Il report ha rivelato che molti consumatori fanno acquisti online più volte alla settimana, con il 55% degli intervistati che ha dichiarato di fare acquisti online almeno una volta alla settimana, se non di più. Naturalmente questo dato non dovrebbe sorprendere più di tanto se si considera che le persone fanno acquisti su Google più di un miliardo di volte al giorno.
Per quanto riguarda i prodotti che i consumatori acquistano online, il report mostra come la moda e l’abbigliamento siano di gran lunga le categorie popolari (80%), con l’elettronica al secondo posto (56%) e l’intrattenimento al terzo (55%).
Il boom del “buy now pay later”
I consumatori utilizzano sempre più spesso il Bnpl (buy now pay later) quando disponibile. Quando è stato chiesto ai consumatori quali metodi di pagamento utilizzino per gli acquisti online, il 16% ha dichiarato di usare il Bnpl e la maggior parte di quanti ne hanno usufruito si trova negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia. In Italia a usarlo è il 5%.
La ragione principale della scelta del Bnpl è quella di aiutare i consumatori a rientrare nel proprio budget. Infatti, tra coloro che utilizzano il Bnpl, il 34% sarebbe più propenso a completare un acquisto se il Bnpl fosse un’opzione, mentre il 49% troverebbe più comodo completare un acquisto se il Bnpl fosse un’opzione.
In dettaglio, tra coloro che utilizzano il Bnpl in Italia, il 32% sarebbe più propenso a completare un acquisto se il Bnol fosse un’opzione, mentre il 41% troverebbe più comodo completare un acquisto se il Bnpl fosse un’opzione.