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Food col vento in poppa nell’e-commerce italiano

Studio Coldiretti/Censis: aumenta a doppia cifra l’utilizzo di piattaforme digitali per ordinare cibo. Nel 2018 più di un italiano su tre ha consumato pasti richiesti via app

Pubblicato il 19 Ott 2018

food

Food online col vento in poppa in Italia. Nel 2018 più di un italiano su tre (37%) ha utilizzato una piattaforma digitale per ordinare cibo dal telefono o dal computer, con un aumento del 47% rispetto all’anno precedente. Emerge dal primo studio Coldiretti/Censis sul food delivery presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Cernobbio.

Si tratta del settore più dinamico della ristorazione che ha ormai allargato i suoi confini a offerte sempre più personalizzate. Della partita ora anche ristoranti di qualità che si servono di piattaforme come Just Eat, Foodora, Deliveroo, Bacchette Forchette o Uber Eats.

Tra gli aspetti che secondo gli italiani vanno migliorati, per il 38,1% c’è il rispetto dei diritti del lavoro dei fattorini, per il 28% l’esigenza di avere una maggiore sicurezza dei prodotti durante il loro trasporto; il 25,3% poi chiede alle piattaforme web di promuovere anche la qualità dei prodotti e il 17,7% vorrebbe migliorare anche l’utilizzo di prodotti tipici e locali.

Del resto che il food possa essere la leva strategica per lo sviluppo dell’e-commerce italiano emerge anche dai dati dell’Osservatorio Polimi-NetComm: “In Europa – spiega Alessandro Perego, direttore scientifico degliOsservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano – l’Italia è ancora lontana dai principali mercati e- Commerce. Lo sviluppo del nostro mercato deve passare in prima battuta dal potenziamento nell’offerta del Food&Grocery, la prima voce di spesa nel paniere degli acquisti degli italiani. Nonostante l’ingresso di diversi player locali e internazionali in questo settore, l’offerta non ha ancora la capacità di garantire una copertura territoriale capillare: oggi 4 italiani su 5 non possono ancora effettuare online la spesa da ‘supermercato’ con un adeguato livello di servizio.”

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