Food online col vento in poppa in Italia. Nel 2018 più di un italiano su tre (37%) ha utilizzato una piattaforma digitale per ordinare cibo dal telefono o dal computer, con un aumento del 47% rispetto all’anno precedente. Emerge dal primo studio Coldiretti/Censis sul food delivery presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Cernobbio.
Si tratta del settore più dinamico della ristorazione che ha ormai allargato i suoi confini a offerte sempre più personalizzate. Della partita ora anche ristoranti di qualità che si servono di piattaforme come Just Eat, Foodora, Deliveroo, Bacchette Forchette o Uber Eats.
Tra gli aspetti che secondo gli italiani vanno migliorati, per il 38,1% c’è il rispetto dei diritti del lavoro dei fattorini, per il 28% l’esigenza di avere una maggiore sicurezza dei prodotti durante il loro trasporto; il 25,3% poi chiede alle piattaforme web di promuovere anche la qualità dei prodotti e il 17,7% vorrebbe migliorare anche l’utilizzo di prodotti tipici e locali.
Del resto che il food possa essere la leva strategica per lo sviluppo dell’e-commerce italiano emerge anche dai dati dell’Osservatorio Polimi-NetComm: “In Europa – spiega Alessandro Perego, direttore scientifico degliOsservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano – l’Italia è ancora lontana dai principali mercati e- Commerce. Lo sviluppo del nostro mercato deve passare in prima battuta dal potenziamento nell’offerta del Food&Grocery, la prima voce di spesa nel paniere degli acquisti degli italiani. Nonostante l’ingresso di diversi player locali e internazionali in questo settore, l’offerta non ha ancora la capacità di garantire una copertura territoriale capillare: oggi 4 italiani su 5 non possono ancora effettuare online la spesa da ‘supermercato’ con un adeguato livello di servizio.”