L’e-commerce colpisce il gigante svedese della moda H&M: lo spostamento del mercato retail verso i canali online fa soffrire il fatturato e i margini di profitto, nonché il valore in Borsa, di uno dei marchi di abbigliamento più diffusi nel mondo.
H&M è il secondo maggior retailer globale nel settore dell’abbigliamento ma nel terzo trimestre 2017 l’utile netto è sceso a 3,84 miliardi di corone (circa 400 milioni di euro), con un calo del 20%. Le vendite invece sono cresciute del 4,6% a 51,23 miliardi di corone, risultato in linea con le attese degli analisti, ma lontano dal target annuale desiderato dall’azienda del 10-15%
“Lo scenario competitivo sta profondamente cambiando: nuovi player entrano sul mercato e i clienti cambiano abitudini nell’acquisto dei capi di abbigliamento”; ha commentato il Ceo del gruppo Karl-Johan Persson. Le vendite della collezione autunnale sono iniziate bene, ma nell’ultima parte di settembre hanno subito un rallentamento, ha aggiunto il Ceo, che però resta ottimista: “Raggiungeremo il target di aumentare le vendite del 10-15% nel 2018, dobbiamo essere umili e pazienti, il mercato è diventato molto più difficile”.
La strategia punta ovviamente a rafforzare i canali di vendita online, in linea con le nuove esigenze di chi fa shopping: l’obiettivo di H&M è di arrivare a generare dall‘e-commerce metà del fatturato totale nei prossimi anni: Per ora, ha ammesso Persson, le vendite sul web non hanno compensato gli effetti del calo di afflusso di clienti in diversi mercati consolidati e ciò ha prodotto un impatto sulla performance delle vendite totali.
“Di certo non siamo soddisfatti di questo risultato, siamo entrati nel terzo trimestre con giacenze di magazzino a livelli troppo alti”, ha affermato il Ceo, ma la strategia di digitalizzazione non si ferma: H&M aprirà entro fine anno due nuovi mercati online (Filippine e Cipro, che si aggiungono ai sei inaugurati dall’inizio del 2017, mentre nel 2018 sarà la volta dell’India) e, grazie ai continui investimenti sui canali online, si aspetta un incremento annuale dei ricavi derivanti dall’e-commerce nell’ordine del 25%. L’azienda ha anche lanciato un nuovo marchio, Arket, in 18 mercati europei online e in negozi fisici a Londra, Copenhagen e Bruxelles; un altro nuovo brand debutterà nel 2018.