Droni lanciati dai tetti dei furgoni per consegnare pacchi a domicilio. Il successo del test effettuato dal gigante della logistica Ups rappresenta un altro passo in avanti nell’innovazione di un comparto che da tempo sta sperimentando l’uso dei veivoli radiocomandati per la logistica. Il drone lanciato dalla sommità di un furgone della compagnia americana è stato infatti in grado di consegnare un pacco presso un’abitazione e tornare al veicolo, mentre il corriere proseguiva lungo il percorso per eseguire un’altra consegna.
Il test, condotto lo scorso lunedì in Florida in collaborazione con Workhorse Group, sviluppatore di droni e camion elettrici a batteria con sede in Ohio, “si differenzia da tutto ciò che finora abbiamo fatto con i droni”, spiega Mark Wallace, senior vice president of global engineering and sustainability di Ups. Le implicazioni sono numerose, aggiunge Wallace, “in particolare in località rurali dove spesso i nostri furgoni devono percorrere chilometri per effettuare una singola consegna. Immaginate un percorso di consegna triangolare con fermate che si trovano a chilometri di distanza dalla strada: l’invio di un drone da un furgone per effettuare anche solo una di queste consegne può tradursi in una riduzione di costosi chilometri percorsi”.
Secondo le stime di Ups la riduzione di anche un solo chilometro per driver al giorno piò garantire alla compagnia fino a 50 milioni di dollari di risparmio annuo. Non proprio spiccioli. “È fantastico vedere questa tecnologia applicata in modo così pratico – commenta entusiasta Stephen Burns, fondatore e ceo di Workhorse -. Il drone è completamente autonomo. Non richiede un pilota. Pertanto, mentre il drone è in volo l’autista è libero di effettuare altre consegne”.
Ogni giorno per Ups viaggiano circa 102.000 corrieri e le consegne rurali sono le più onerose da espletare, a causa dei costi in termini di tempo e di veicolo necessari per completare ciascuna consegna. In questo test, il drone ha effettuato una consegna mentre l’autista continuava a percorrere la strada per eseguirne un’altra. Per Ups, questo rappresenta un possibile ruolo da affidare ai droni in futuro. “I driver sono il volto della nostra azienda e questo non cambierà – avverte Wallace -. Ciò che ci interessa è il potenziale aiuto che i droni possono dare agli autisti in vari punti dei loro percorsi, consentendo loro di risparmiare tempo e di soddisfare le crescenti esigenze di servizio al cliente risultanti dalla crescita dell’e-commerce”.