IL CASO

L’Antitrust Uk multa Amazon: ritardi sulla consegna del “fascicolo” Deliveroo

L’Autorità procede con la sanzione: l’azienda non ha fatto pervenire per tempo la documentazione legata al merger necessaria a consentire le analisi di mercato facendo slittare in avanti l’esame del deal. Ma l’azienda puntualizza: “Abbiamo lavorato duramemte per fornire le informazioni”

Pubblicato il 08 Set 2020

deliveroo

L’Autorità per il mercato e la competizione del Regno Unito (Cma) ha multato Amazon per aver fornito in ritardo la documentazione richiesta per l’indagine sull’acquisizione da parte del gigante di Seattle del 16% di Deliveroo, la piattaforma online per la consegna del cibo. L’antitrust britannico ha anche dato disco verde per l’acquisizione avviata 16 mesi fa, quando l’azienda ha dato il via a una raccolta di fondi da 575 milioni di dollari.

La multa è stata provocata dal ritardo con il quale Amazon ha inviato 189 fascicoli che contenevano un quantitativo significativo e rilevante di informazioni per quanto riguarda la seconda fase dell’indagine nel merge tra Amazon e Deliveroo. “Anche se Amazon alla fine ha fornito tutta la documentazione richiesta – ha scritto l’antitrust britannico – valutiamo che il comportamento di Amazon abbia causato dei ritardi non necessari alle nostre investigazioni”.

A luglio con un’ordinanza l’Antitrust britannico aveva “stoppato” i progetti delle due aziende dopo l’iniezione da 575 milioni di dollari indicata come un “investimento di minoranza”. Si indagava su eventuali impatti sulla concorrenza e cioè che quella tra Amazon e Deliveroo fosse una fusione mascherata.

L’ordinanza della Cma ha richiesto ad Amazon e Deliveroo di operare per tutte queste settimane in modo indipendente, nel senso che non hanno potuto portare avanti il coordinamento operativo che il finanziamento avrebbe permesso. L’ordinanza ha dato al regolatore di mercato britannico il tempo di decidere se avviare un’attività di indagine ufficiale.

L’investimento fatto in Deliveroo è solo l’ultimo tentativo di Amazon di entrare nel mercato delle consegne da asporto, del valore di circa 100 miliardi a livello globale, dopo aver chiuso il proprio servizio, Amazon Restaurants, prima nel Regno Unito e poi negli Stati Uniti.

“Ci impegniamo per supportare gli organismi di regolamentazione nel loro lavoro. Abbiamo collaborato pienamente con l’indagine della Cma e abbiamo lavorato duramente per fornire grandi quantità di informazioni in modo tempestivo. Tutti i documenti richiesti sono stati forniti alla Cma”, evidenzia Amazon in una nota.

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