Il futuro di Poste Italiane? È legato all’innovazione. E l’azienda guidata da Matteo Del Fante lo ha capito da tempo. Il piano Deliver 2022 ha nell’innovazione il suo pilastro portante e i risultati già si possono toccare con mano. Numerose le soluzioni innovative lanciate nel corso degli ultimi anni e le partnership strette con aziende del digitale e startup tecnologiche per favorire lo sviluppo di servizi evoluti, in linea con lo sviluppo del digitale.
“L’innovazione è indispensabile affinché un’azienda diversificata delle nostre dimensioni rimanga competitiva in un momento in cui i mercati tradizionali stanno per essere rivoluzionati – ha detto l’Ad Matteo Del Fante in occasione dell’Innovation Workshop di Londra che ha riunito analisti e investitori – Possiamo gestire al meglio, d’ora in avanti, le esigenze dei nostri 35 milioni di clienti, attraverso investimenti strategici in infrastrutture fisiche e digitali”. Del Fante ha acceso i riflettori in particolare su alcune soluzioni come il codice Qr Postepay “per guidare con successo la transizione in Italia dai pagamenti in contanti a quelli digitali” e sulle partnership con start-up tecnologiche specializzate “rese possibili dalla nostra nuova piattaforma informatica basata sull’Open Innovation”. “Riscontriamo un’opportunità chiara e attuale di capitalizzare sulla credibilità e sulla comprovata esperienza di Poste nel fornire innovazioni all’intera popolazione, per diventare più centrali nel mondo digitale dei nostri clienti”, ha aggiunto l’Ad.
Poste Italiane sta progressivamente modernizzando la sua infrastruttura IT, investendo 2,8 miliardi di euro nel Piano Deliver 2022, in settori quali le piattaforme cloud, la gestione dei dati e delle Api (Application Programming Interface).
Finalizzati inoltre accordi di collaborazione con aziende innovative italiane e internazionali nei settori della logistica, della consegna dell’ultimo miglio, nei servizi finanziari e nei pagamenti, con un impegno di investimento attuale e futuro pari a un totale di 200 milioni di euro. Nel 2019 il Gruppo ha stretto una partnership con Sennder, che utilizza la tecnologia per massimizzare la saturazione e la flessibilità nel trasporto stradale a lungo raggio. Grazie al successo di un test, che ha visto Sennder gestire quasi 8 milioni di pacchi per Poste Italiane tra il Black Friday e il periodo natalizio, la joint venture si sta intensificando ora per applicarsi all’intera attività di Full Truck Load del Gruppo, con un attenzione particolare alla riduzione dei costi di 100 milioni all’anno del volume di trasporto totale attuale. Poste Italiane ha anche lavorato insieme a Milkman, una start-up per la consegna a domicilio che sta aiutando il Gruppo a migliorare l’esperienza del cliente e-commerce, fornendo opzioni di consegna più convenienti e un migliore processo di pagamento. Combinando la nuova tecnologia con il network di consegna senza rivali di Poste Italiane, sono stati implementati i servizi di consegna programmata, nella fase iniziale, a Roma, Milano e Torino e saranno estesi ad altre citta su territorio nazionale nel 2020.
E, ancora, l’accordo con Moneyfarm prevede che Poste Italiane distribuisca ai suoi clienti PosteMoney Investimenti, un servizio digitale che offre una gestione patrimoniale in ETF con 7 linee di investimento (due delle quali sviluppate esclusivamente per i clienti di Poste Italiane).
Tink supporta Poste Italiane con opportunità provenienti dall’open banking, derivanti da un contesto in continua evoluzione determinato dalla nuova regolamentazione PSD2. Il Gruppo sta facendo leva sul suo status di brand riconosciuto, combinato con gli strumenti analitici di Tink per beneficiare di un futuro che sarà digitale, “data-driven”, trasparente e “agnostico” rispetto al mondo bancario. Poste Italiane è entrata nel capitale di Tink investendo nell’ultima raccolta fondi, come annunciato lo scorso 20 gennaio 2020.
LA PRESENTAZIONE DI MATTEO DEL FANTE