La sfida di Poste è quella di far convivere il canale digitale e quello fisico, valorizzando il contributo dei dipendenti, e di diventare un traino per la trasformazione digitale del Paese, cogliendo tutte le sfide che il mercato propone e proporrà nei prossimi anni, come quella dell’e-commerce, e della consegna dei pacchi per giganti come Amazon. E’ il succo dell’intervista rilasciata al Corriere della sera a Matteo Del Fante, da sei mesi amministratore delegato di Poste Italiane.
“Sono convinto che possiamo avere un ruolo trainante nel digitale, aiutare il Paese in questa trasformazione. Possiamo e dobbiamo farlo. (…) Il piano industriale – afferma – sarà pronto nei primi mesi del 2018. (…) Prevede un sempre maggiore affiancamento dell’offerta digitale e della presenza fisica. Certo, non possiamo trasformare chi lavora con noi in super esperti di finanza, ma i accompagnatori competenti su prodotti semplici e chiari sì. Questo vuol dire mettere insieme le app sui telefonini e il servizio negli uffici”.
Del Fante ribadisce l’atteggiamento costruttivo dell’azienda, che conta su 137mila dipendenti, circa 13mila uffici in tutta Italia e 30mila portalettere, verso il digitale: “Non abbiamo nessuna timidezza verso il digitale, e vogliamo creare la nostra leadership. Se restassimo in difesa, in pochi anni avremmo perso. Meglio guidarla che subirla, questa rivoluzione. Dobbiamo valorizzare in nostri centri di presenza territoriale, tra uffici e centri di smistamento, che sono le nostre fabbriche. Vogliamo diventare, ad esempio, il numero uno dei pacchi”.
In questo quadro la sfida lanciata dal mondo dell’e-commerce e da Amazon “è una grande opportunità di crescita per le Poste – spiega Del Fante – E’ l’unico settore in crescita. Loro consegnano quei volumi, con noi o senza di noi. Sta a noi essere il più bravi possibile. Loro, Alibaba e tutto l’e-commerce è un settore che ci costringe ad accelerare il processo di qualità”.
Poi c’è il settore dei pagamenti digitali, sempre in gran parte abilitati dall’e-commerce: “Attraverso le Poste passano quasi un quarto delle transazioni segnalate all’Uif e un quarto delle transazioni online vengono realizzate con le nostre carte – prosegue Del Fante – Siamo soci della Sia al 15% e sui pagamenti elettronici puntiamo a un ruolo di primo piano. Per questo abbiamo creato un’unità operativa che tiene insieme pagamenti, mobile e digitale”.
Quanto alle telecomunicazioni, Del Fante sottolinea che “Quasi 4 milioni di clienti usano le nostre sim, siamo già oggi il quarto operatore del mercato”. Sarà sempre più importante che le sim si “parlino” con il settore dei pagamenti, “vista l’evoluzione delle sim come borsellino elettronico”.