VERSO CANCùN

Economia digitale chiave anticrisi, la sfida Ocse ai governi

Si terrà a Cancún nel giugno 2016 la Ministeriale su Ict e innovazione. In agenda l’implementazione di politiche in grado di fronteggiare la congiuntura economica e occupazionale. CorCom accompagnerà con spazi dedicati il work in progress di preparazione all’evento

Pubblicato il 19 Giu 2015

ocse-150618154956

I profondi cambiamenti che l’Ict e Internet hanno innescato nell’economia e nella società, la loro ubiquità e l’intreccio con tutte le attività economiche in tutti i settori, hanno determinato l’introduzione, nel linguaggio specialistico e non, di una nuova definizione: digital economy, ovvero un’economia fondata sulle tecnologie digitali. Ed è di questa digital economy che si discuterà alla prossima Conferenza Ministeriale Ocse “The Digital Economy: Innovation, Growth and Social Prosperity”, che si terrà il 22-24 giugno 2016 a Cancún, Mexico.

L’Ocse attraverso il Committee on Digital Economy Policy – Cdpe (fino al 2013 denominato Committee for Information, Computer and Communications Policy – Iccp) è stato un antesignano nel comprendere le implicazioni e la portata che le tecnologie digitali avrebbero avuto sull’economia e la società tutta. La Ministeriale del 2016 è l’approdo di un lungo percorso di analisi e di indicazioni di policy iniziato con la Conferenza Ministeriale di Ottawa nel 1998.

Nel periodo tra il 1996 e il 2005, con la preparazione e il follow up per Ottawa, il lavoro dell’Ocse si è focalizzato principalmente sulla creazione delle condizioni per assicurare lo sviluppo del settore Ict, il commercio elettronico e l’infrastruttura per Internet.
Dal 2006, con la preparazione della Conferenza Ministeriale di Seoul (2008), molto del lavoro ha avuto l’obbiettivo di dimostrare come Internet stesse divenendo la piattaforma per l’innovazione e la crescita economica e sociale e, conseguentemente, di indicare un quadro di politiche volte a costruire i necessari elementi costitutivi che garantissero il continuo sviluppo dell’economia di Internet. La Ministeriale di Seoul è stata cruciale per portare all’attenzione del livello politico il valore di Internet come indispensabile infrastruttura sociale ed economica e a indicare le aree in cui i governi possono giocare un ruolo facilitatore attraverso l’azione politica.

Negli anni successivi a Seoul, il lavoro dell’Ocse ha avuto un ruolo decisivo nel sedimentare la generale comprensione di Internet come una general purpose technology nonché nel rafforzare, tra i decisori istituzionali, la consapevolezza di sostenere e mantenere la sua natura aperta decentralizzata e di facilitare l’accesso alle reti ad alta velocità, approfondendo inoltre alcuni specifici ambiti di analisi quali lo sviluppo della banda larga, la sicurezza, la protezione dei consumatori e della privacy e i contenuti digitali.
La Conferenza Ministeriale Ocse del 2016 ha un obiettivo ambizioso. La crisi occupazionale, la crisi dei debiti sovrani, l’invecchiamento della popolazione, i mutamenti demografici, il degrado ambientale e il progressivo aumento della diseguaglianza sono solo alcune delle più pressanti sfide che i governi, Ocse e non-Ocse, stanno già fronteggiando o dovranno affrontare in un non lontano futuro. La Ministeriale Ocse del 2016 si pone quindi l’obiettivo di analizzare e valutare come Internet possa aiutare i governi a mitigare almeno alcuni di questi specifici problemi; coerentemente con questo fine, ampio spazio sarà dato alla discussione della prolungata crisi del lavoro e ai suoi effetti sociali e alla conseguente necessità di aggiornare le competenze della potenziale forza lavoro e ai problemi legati all’invecchiamento della popolazione.

La discussione sarà aperta al dialogo con tutti gli stakeholder: settore privato, società civile, altre organizzazioni internazionali, e ampio spazio sarà dato alla presenza di paesi non Ocse specialmente, emergenti e in via di sviluppo. Preceduta da uno stakeholder forum (22/06/2016), la conferenza sarà articolata in due sessioni plenarie (apertura/chiusura) e quattro sessioni parallele e incentrata su quattro temi, articolati ciascuno in due sessioni: Internet Aperto: una piattaforma per la crescita e l’inclusione; la Connettività Globale; la Fiducia nell’economia digitale; il Lavoro e le Competenze. La conferenza si concluderà con una “Dichiarazione Ministeriale”. Temi trasversali a tutte le sezioni saranno la cosiddetta Data Driven Innovation (Ddi), la nuova ondata di innovazione determinata dalla disponibilità di enormi volumi di dati (big data) e dalla capacità di estrarne conoscenza e informazione e la partecipazione delle Pmi all’economia digitale (Smes Inclusiveness). Relativamente a quest’ultimo tema, il miglioramento dell’inclusione delle Pmi all’interno della economia digitale globale sarà uno degli obiettivi dichiarati della Ministeriale, considerate anche le conseguenti, positive ricadute occupazionali. La discussione su questo tema sarà volta anche ad individuare le possibili azioni, da parte dei governi, volte ad incoraggiare le Pmi all’uso dell’Ict per innovare il proprio business e per migliorare la confidenza e assicurare la sicurezza dei propri clienti nel commercio elettronico, domestico e internazionale.

L’altro tema trasversale del Ddi sarà analizzato soprattutto per il suo impatto dirompente sul mercato del lavoro e sull’ottimizzazione dei processi di produzione. Basti pensare alle nuove opportunità per la creazione di valore che può determinare l’analisi, anche in tempo reale, di dati provenienti dagli smart devices che caratterizzano l’Internet of Things.
In sintesi la Ministeriale Ocse del 2016 si propone di avviare all’interno dei Paesi Ocse, con i paesi non membri e con tutti gli stakeholder, un concreto dialogo sull’implementazione delle politiche volte a promuovere l’economia digitale per prospettare soluzioni per vecchie e nuove sfide complesse. La preparazione per la conferenza è un work in progress ma la seconda metà dell’anno corrente sarà decisiva per gli input provenienti dal governo e da tutti gli stakeholder. L’Italia, con un workshop congiunto tra Telecom Italia, l’Ocse e la Banca d’Italia sul tema “Internet, jobs and skills”, tenutosi nel novembre del 2014, è già impegnata ad apportare il suo contributo. Siamo certi che il nostro Paese, come in passato, possa assicurare non solo una fattiva collaborazione ma anche la più alta rappresentatività istituzionale del governo e del settore pubblico e una, non meno essenziale, partecipazione del settore privato.

Stay tuned sui prossimi numeri di Corcom per approfondimenti e interviste su alcune delle tematiche specifiche della Conferenza.
ù

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati