Nel 2012, la professoressa di diritto statunitense Anu Bradford ha coniato il termine “The Brussels Effect” (Effetto Bruxelles) in riferimento alla capacità unilaterale dell’Unione europea di regolare i mercati globali. Oggi siamo entrati nell’era digitale, dove i dati stanno sostituendo le terre, il lavoro e il capitale come principali fattori di produzione dell’economia.
Per poter prosperare nell’economia digitale, le aziende dovranno reimmaginare come si crea e si distribuisce il valore in una simile economia. Abbiamo bisogno di standard tecnici unificati e di regole per la governance dei dati. L’Europa, con l’Effetto Bruxelles, potrebbe essere l’unico mercato globale con la volontà e la capacità di stabilire queste regole nell’era digitale.
C’è anche chi definisce i dati “il nuovo petrolio”. Tuttavia, c’è una differenza fondamentale tra i dati e il petrolio: i dati sono illimitati e le fonti di dati aumentano all’infinito. Ciò significa che lo sviluppo economico non sarà più limitato da scarse forniture di risorse naturali. Il modo in cui abbiamo creato valore dall’era industriale sta per cambiare.
Abbiamo urgentemente bisogno di una governance e di una regolamentazione dei dati, poiché la governance è costantemente in ritardo rispetto allo sviluppo tecnologico. L’Ue ha delle capacità di regolamentazione particolarmente spiccate. In tutta onestà, la governance dei dati è stata trascurata in molte parti del mondo. L’Ue, al contrario, è stata un precursore.
Il regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) ha segnato un enorme balzo in avanti nella protezione dei dati personali, consentendo non solo l’autodeterminazione informativa, ma fornendo anche rimedi per i casi di violazione della privacy individuale. Quando si tratta di stabilire degli standard, l’Europa deve continuare ad avere la fiducia necessaria per andare avanti.
In quanto economia con ampi collegamenti e legami commerciali con altre economie globali, gli standard tecnici che meglio si adattano all’Europa sono quelli unificati a livello globale e che sostengono la cooperazione e l’inclusione. Un mercato globale governato da norme unificate andrebbe a vantaggio di molte aziende europee eccezionali, consentendo loro di sfruttare appieno i loro punti di forza. Dopo la rivoluzione industriale, l’Europa ha contribuito allo sviluppo degli standard più di qualsiasi altra regione.
Gli standard industriali dell’Ue hanno influenzato i tipi di prodotti che produciamo e il modo in cui vengono condotti gli affari globali. Ad esempio, il regolamento Reach dell’Ue sulle sostanze chimiche guida l’esecuzione dei prodotti della Dow Chemistry, con sede negli Stati Uniti, nello stesso modo in cui gli standard Ue per i prodotti lattiero-caseari guidano l’installazione delle attrezzature delle fabbriche cinesi.
Infine, queste normative guidano la qualità in tutto il mondo. La governance basata su regole e il multilateralismo rafforzeranno la posizione dell’Europa nell’era digitale e contribuiranno a una fiorente economia digitale in Europa. Questo influenzerà anche altri mercati per sviluppare le proprie industrie e la propria economia in modo più equilibrato. Il mondo di oggi è pieno di incertezze. Le imprese hanno bisogno della certezza delle regole e dei sistemi per indirizzarle nella giusta direzione. L’Europa è ben posizionata per diventare il primo regolatore tecnologico del mondo e il principale regolatore dell’economia digitale. Mi auguro che l’Europa continui a guidare lo sviluppo di standard e regole multilaterali. Tutte le aziende globalizzate, sia in Europa che altrove, beneficeranno di tale leadership.