Ericsson ha inaugurato la nuova sede di Milano presso il Lorenteggio Business Village. La cerimonia di taglio del nastro ha visto la partecipazione del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, del vicepresidente della Regione Lombardia e assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione, Fabrizio Sala, dell’Ambasciatore di Svezia in Italia, Robert Rydberg e dell’amministratore delegato di Ericsson, Emanuele Iannetti, che ha fatto da padrone di casa.
Porta a porta con Vodafone e Huawei: una posizione strategica
La scelta della struttura non è assolutamente casuale: allo stesso indirizzo si trovano anche i quartier generali di Vodafone, tra i principali clienti di Ericsson, e Huawei, principale competitor. Non solo a livello italiano, ma anche sul piano internazionale. Iannetti l’ha detto esplicitamente durante la conferenza stampa di inaugurazione: “Sì, siamo qui anche perché c’è Vodafone, un ottimo cliente con cui portiamo avanti diversi progetti in molti Paesi”. La competizione con Huawei alla luce degli ultimi sviluppi e del golden power? “Ci sono market share che cambiano in funzione del tempo. Per Ericsson la priorità rimane la soddisfazione delle esigenze dei propri clienti aderendo alle linee di condotta stabilite dai regolatori”. Parlando con CorCom, Iannetti ha detto che Ericsson è in ogni caso pronta a soddisfare eventuali maggiori richieste di fornitura da parte delle telco sul fronte dell’infrastruttura 5G. “Dal 2015 a oggi abbiamo distribuito qualcosa come quattro milioni di antenne 5G-ready in tutto il mondo. Operiamo in Sud Corea, dove abbiamo già installato 210 mila stazioni radio di nuova generazione che coprono il 90% del territorio, e in Cina, un mercato che da solo genera una domanda più ampia di quella di diverse piazze europee conglomerate. Non avremmo problemi di sorta a esaudire tempestivamente nuove richieste”.
L’apertura dei nuovi uffici, che ospitano oltre 300 professionisti, consolida la presenza dell’azienda nel capoluogo lombardo e più in generale in Italia dove Ericsson investe da 101 anni. “L’inaugurazione della nuova sede di Milano è un momento importante nella storia centenaria di Ericsson in Italia”, ha spiegato Iannetti. “Vogliamo rendere la sede di Milano un punto di riferimento per i progetti di collaborazione tra Ericsson e l’ecosistema imprenditoriale e universitario lombardo, che costituisce uno dei principali motori di sviluppo del Paese. Grazie a una presenza capillare su tutto il territorio nazionale e a tre centri di ricerca e sviluppo (quello di Genova, dedicato al 5G, quello di Pisa, dove si studia la fotonica, e quello di Pagani, imperniato sulla sicurezza, ndr), Ericsson contribuisce a rendere l’Italia uno dei Paesi più avanzati nello sviluppo e nell’implementazione del 5G in Europa e nel mondo”.
Una nuova sede nel nome dello smart working
Il Lorenteggio Business Village è un complesso che ospita smart building sviluppi secondo criteri di sostenibilità che hanno ottenuto la prestigiosa certificazione internazionale Leed Silver (Leadership in Energy and Environmental Design). In linea con questa scelta “green”, Ericsson ha deciso di implementare – partendo proprio dagli uffici di Milano – una politica nazionale plastic-free, eliminando gli oggetti di plastica monouso come bicchieri e posate e distribuendo a tutti i dipendenti delle borracce in alluminio. La nuova è funzionale anche al progetto nazionale di Smart Working. Introdotto ad inizio anno, prevede che i dipendenti possano lavorare da casa fino a sei giorni al mese. L’adesione di 1800 persone al piano (il 78% della popolazione aziendale che ha i requisiti per lavorare da remoto) ha permesso a Ericsson di contribuire alla riduzione di circa 1,6 tonnellate di CO2 per ogni giorno di Smart Working attivato. La pratica risulta dunque vincente sia dal punto di vista della sostenibilità, sia per ciò che riguarda l’ascolto delle necessità dei propri dipendenti. Il 95% dei dipendenti si dichiara molto soddisfatto, in quanto lo smart working permette loro di migliorare il “work-life balance” (74%) e di ridurre lo stress generato dal tragitto quotidiano da e per l’ufficio (71%).