LA RICERCA

Effetto Coronavirus sul mercato Pc: vendite a -6,3% nell’area Emea

Le stime di Idc sul 2020 vedono un calo delle spedizioni anno su anno. Anche se il secondo trimestre registra una crescita a causa della domanda generata dal lockdown

Pubblicato il 29 Mag 2020

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Secondo Idc nel 2020 l’impatto del coronavirus sul mercato Emea dei personal computer porterà a un forte calo nelle spedizioni, nell’ordine del -6,3% anno su anno, che si fermeranno a 68,3 milioni di pezzi. Tuttavia, la domanda generata dal lockdown durante i primi mesi dell’anno porterà invece a un secondo quarto in controtendenza. Il mercato dei consumatori nell’Europa occidentale vedrà infatti una crescita dell’8,7% anno su anno nel secondo trimestre del 2020.

“Ci aspettiamo che nel secondo trimestre del 2020 il mercato dei Pc in Europa occidentale – ha detto Malini Paul, ricercatore per la divisione Western European Personal Computing Devices di Idc –  cresca per via di tre fattori: una forte domanda dettata dal lockdown, l’evasione degli ordini arretrati nel primo trimestre e un pull-in anticipato degli ordini per via della pandemia. Tuttavia, a causa della recessione che arriverà nella prima metà del 2020, prevediamo che la domanda calerà fortemente, a causa soprattutto delle piccole e medie imprese”.

Se si guarda alle tipologie di personal computer, durante il secondo trimestre del 2020 Idc si aspetta che i computer portatili crescano in doppia cifra per il bisogno di fornire equipaggiamenti adeguati agli impiegati e agli studenti a casa per il lockdown. Nonostante l’accelerazione verso la mobilità, secondo Idc invece i computer da scrivania rallentano meno velocemente di quanto si potrebbe immaginare, grazie soprattutto alla tenuta di alcuni mercati verticali in cui la sicurezza dei dati è fondamentale: bancario, assicurativi, finanza. Nelle analisi la seconda metà dell’anno vedrà una brusca frenata nelle spese It soprattutto tra le aziende che hanno meno liquidità e maggiori difficoltà nell’accesso al credito.

Il cambiamento nella fisionomia del mercato nel complesso però c’è stato: “Il lockdown – dice Nikolina Jurisic, Senior Program Manager per l’area Emea – ha fatto fare un netto salto avanti nella digitalizzazione, portando a una transizione netta verso i dispositivi mobili e agli acquisti di pc via internet sui canali online”. Le differenze però si trovano soprattutto spacchettando la regione Emea e andando a vedere le singole aree che la compongono. Nell’Europa occidentale secondo Idc il secondo trimestre vedrà una crescita dell’8,7% anno su anno, l’Europa centrale e dell’est manterrà una crescita sul trimestre del 3% anno su anno mentre in Medio Oriente e Africa invece è previsto un calo dell’8,2% nel secondo trimestre e complessivamente del 17,7% nel 2020.

Quest’ultimo dato è legato anche a un altro fattore, differente dal coronavirus: “Il crollo del prezzo del petrolio – dice Jurisic – ha avuto un impatto negativo sul Pil della regione. L’Arabia Saudita (dove le imposte sul valore aggiunto passeranno dal 5% al 15% il primo di luglio) in particolare, ha visto il calo più forte”.

Secondo le stime di Idc sulle spedizioni per tipologia di pc nel 2020 ci sarà una prevalenza dei computer portatili ultrasottili (33,6%) seguiti dai portatili tradizionali (28,1%), dai desktop (26,1%), dai portatili convertibili (7,6%) e dai desktop all-in-one (4,6%). Idc proietta anche le sue previsioni sino al 2024 e vede un calo del -5,5% nella quota dei portatili tradizionali rispetto al 2020, una crescita del 3,4% degli ultrasottili, una crescita del 7,1% dei convertibili, un calo del 2.6% dei desktop tradizionali e una crescita del 3,3% dei desktop all-in-one, per un volume di consegne che passa da 66,5 a 66,3 milioni di pezzi.

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